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LA MIA MOTO Per presentare la vostra moto alla Community ! |
02/02/10, 13:53 | #21 |
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Re: ER/6N "Maverick" 2006
Appoggio Confo, Falanto senatore a vita subito!
Belle le foto |
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02/02/10, 15:42 | #22 |
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Elefantentreffen 2010 - Diario di viaggio
Giovedì, 28 gennaio 2010 Sveglia alle 7.00, abbondante colazione e poi termino di sistemare i bagagli. Ultimi ritocchi alla moto ma nasce il primo piccolo intoppo: smonto il fianchetto laterale per sostituire il liquido di raffreddamento con uno più ‘robusto’, roba da 5 minuti, ma quando vado per rimontare il fianchetto non vuole saperne di tornare al suo posto e perdo una mezz’ora buona. Poco male, la prima tappa è Bolzano dove mi fermerò per la notte. La scelta degli indumenti più idonei a riparami dal freddo è difficile ma opto per una vestizione a ‘cipolla’, dovessi avere caldo (?) potrò sempre togliermi un capo per volta. Comunque, a causa di una serie di piccoli inconvenienti, riesco a partire che sono le 11.00. Finalmente sono sulla strada ma, dopo appena 60 km, un altro inconveniente: lo specchietto laterale destro si piega all’interno e non c’è verso di farlo stare al suo posto. Sono costretto a fermarmi in un’area di rifornimento. Per bloccarlo dovrei smontare le muffole ma mi ci vorrebbe almeno un’ora abbondante per fare tutto. Mentre decido il da farsi, si ferma un altro ‘Elefante’ di fianco a me e insieme optiamo per bloccare lo specchietto con due fascette ferma-cavi. Sarà poco chic ma funziona alla perfezione. Saluto l’amico che si ferma ad attendere i suoi compagni di viaggio e riparto. Percorro tutta la A14, poi a Modena imbocco la A22 del Brennero. Non ero mai andato in auto oltre Verona, andarci in moto ti consente di immergerti nel paesaggio (e di dimenticare il freddo!). Arrivo a Bolzano alle 17.30 e mi fiondo in albergo. Piccolo, carino e molto accogliente. Faccio immediatamente una lunghissima doccia calda, anzi bollente, e mi tolgo di dosso il freddo (sarà l’ultima doccia per tre giorni). 15 minuti di relax e poi vado a cena. Tornato in camera, accendo la TV e mi metto a letto: l’Inter mi regala un’altra soddisfazione (ma questo non c’entra nulla con l’Elefantentreffen). Mi addormento dopo la partita ma sento già che non sto molto bene. Prendo due aspirine, domani starò meglio (dopo 36 ore starò molto peggio!). Domani mi aspetta la tappa fino a Solla. ---------- Post added at 15:37 ---------- Previous post was at 15:24 ---------- Venerdì, 29 gennaio 2010 Sveglia alle 6.30. Bagagli già pronti. Alle 7.00 scendo a fare colazione; alle 7.30 carico la moto; alle 8.00 sono in strada, direzione Brennero. Ma dopo 45 km. Ecco l’inconveniente che renderà più ‘emozionante’ tutto il viaggio. Sul quadro si accende la spia rossa FI (Fuel Injection). Rallento, accosto e mi fermo – per fortuna – proprio in corrispondenza dell’uscita di Bressanone. Giro di telefonate, esco dall’autostrada e vado all’officina Moto Service. Mio fratello ha già telefonato e spiegato il problema ma mi tocca scaricare tutta la moto. Dopo una mezz’ora il meccanico mi dice che il morsetti della batteria erano allentati (probabile, ho rivestito la batteria isolandola dal freddo). Va a fare un giro e quando torna mi comunica che il problema non si manifesta più. Pago 20 euro (per stringere due viti ???), ricarico la moto e mi rimetto in viaggio. Di nuovo in autostrada ma dopo una ventina di km. la spia si riaccende. Altro giro di telefonate, questa volta con Kawasaki Italia. L’officina più vicina è ad Appiano (Bolzano Sud: 60km. indietro!). Li chiamo ma il meccanico mi dice (in confidenza): “se il motore va e la luce si spegne quando fa un on/off dell’accensione allora vada tranquillo”. Metto su un pezzo di nastro americano nero (occhio non vede, cuore non duole) e mi rimetto in marcia. Finalmente passo il Brennero e arrivo al ponte di Innusbruck, passato il quale mi fermo per un caffè e il pieno di benzina. Foto con un gruppo di altri Elefanti e poi di nuovo in marcia. Raggiungo Monaco di Baviera a metà giornata e dopo una rapida consultazione della cartina, della segnaletica e del GPS imbocco quella che ritengo sia la direzione giusta… invece no! E già: in Germania i cartelli che indicano le autostrade sono blu e le statali verdi e così mi ritrovo fuori percorso di circa 50 km insieme a tre motociclisti, Elefanti pure loro, di Caserta. Ci fermiamo e guardiamo le mappe, controlliamo i GPS. Loro dicono di andare a destra ma io suggerisco che la direzione corretta è a sinistra. Loro proseguono a destra (non li ho più rivisti!), io mi fermo in un’area di servizio e in un tedesco mooooolto stentato chiedo informazioni. Un teutonico mi spiega che mi trovo a Haag in Oberbayern (??) e che per riprendere l’autostrada per Passau devo proseguire verso nord per quelli che io capisco siano 15 km… la direzione adesso è quella corretta ma la distanza è 50 km.! Incontro 4 gallesi su due moto con sidecar (età media 60 anni a testa) che a gesti mi chiedono di fermami. Si sono persi anche loro, ci aggreghiamo e proseguiamo nella giusta direzione. Intorno a noi c’è neve a vagonate ma le strade sono pulitissime e procediamo spediti. Finalmente dopo un fuori programma di quasi 100 km. arriviamo a Landshut, imbocchiamo l’Autobhan 92 e ci dirigiamo verso Deggendorf e da li la Autobhan 3 verso Passau. Lungo la strada ci fermiamo in una Gasthof molto carina e accogliente a pochi km da Solla/Thurmansbang dove incontro un gruppo di Elefanti di Gorizia (tra cui un mio collega) con cui poi trascorrerò il resto del Raduno. Dopo una cena annaffiata da una notevole quantità di birra e di grappa goriziana mi fiondo a nanna… non mi accorgo neppure se fa freddo o caldo. Potenza della buona compagnia… :-)))) ---------- Post added at 15:39 ---------- Previous post was at 15:37 ---------- Sabato, 30 gennaio 2010 Sveglia alle 7.00: sto male come un cane!! Che faccio ?? gettare la spugna a pochi metri dal traguardo non se ne parla per niente… Intanto vado a fare colazione, poi si vedrà… la fraulein della gasthof si rende conto delle mie condizioni e mi da due bustine di aspirina da 550 mg solubile in acqua… una la prendo subito dopo aver mangiato qualcosa e un’altra più tardi… torno in stanza e ancora non mi sento bene ma decido di non mollare… mi vesto, preparo i bagagli e carico la moto… torno un po’ al caldo e dopo un po’ siamo pronti per partire alla volta della buca… quando arriviamo è una bolgia e la discesa verso la “Buca” non è delle più facili, lo spazzaneve non è riuscito a tenere la strada pulita per via delle moto parcheggiate…ci avventuriamo lungo la discesa lentamente, piedi a terra, prima e motore al minimo… va tutto bene finché non incrocio un sidecar che sale in direzione opposta alla mia, mi aggancia la borsa laterale sinistra… è un attimo di distrazione ma basta a farmi perdere il controllo della moto e sono lungo per terra, per fortuna senza danni a parte la borsa che ha perso un tirante… arriviamo a metà della strada e decidiamo di lasciare le moto e proseguire a piedi fino all’ingresso… eccomi arrivato, nonostante stia male come un cane sono arrivato fino alla meta… compro il kit ma poi decido che per il mio bene forse sarebbe meglio iniziare il viaggio di ritorno e mettermi sulla via di casa finché le condizioni fisiche me lo permettono.. a malincuore saluto i miei amici di gorizia, torno sulla strada a prendere la moto, rifaccio la strada per uscire dalla buca e mi dirigo seguendo le indicazioni per Passau… alle 13.00 sono sulla Autobhan 3 ma sbaglio di nuovo strada e prima di rendermene conto ho già fatto quasi 50 km in direzione opposta a quella giusta… vabbe’, pazienza, esco alla prima uscita e prendo la direzione corretta e per ora sorvoliamo sul posizionamento delle aree di rifornimento… Deggendorf.. Landshut.. Monaco.. Ebbs.. Innsbruck.. quasi in prossimità del Brennero becco una bufera di neve ma proseguo lo stesso.. ho deciso che mi fermerò di nuovo a Bolzano nello stesso albergo dell’andata e sono a un passo, non saranno due fiocchi di neve fermarmi ma, per fortuna, dopo il valico non nevica più… arrivo a Bolzano alle 18.30, mi fiondo in albergo e dopo la registrazione di rito, mi infilo sotto la doccia bollente per mezz’ora, mi rilasso un po’, scendo per mangiare qualcosa, poi torno in stanza, mi sparo l’altra bustina di aspirina da 550 mg che mi ha dato la fraulein e mi infilo sotto il piumone… sono le 21.30, a metà strada da casa e in un letto al caldo, ancora un piccolo sforzo e domani sarò a casa… su questi pensieri mi addormento e dormirò filato fino al mattino successivo alle 7.00… non posso immaginare che il peggio deve ancora venire!!!!! ---------- Post added at 15:42 ---------- Previous post was at 15:40 ---------- Domenica, 31 gennaio 2010 Sveglia alle 7.00, preparo i bagagli con calma e alle 8.00 scendo a fare colazione. Non ho fretta, penso, sono vicino casa, rispetto a tutta la strada che ho fatto. Torno in stanza e finisco di vestirmi poi porto giù tutto, vado a prendere la moto, la carico e quindi mi metto in viaggio. Sono le 10.00 e già immagino che alle 15 sarò a casa. Come potevo immaginare quello che mi aspettava ?? Vado via con un filo di gas fino a Modena, sosta per un panino, una coca e un caffè, me la prendo comoda. Intanto c’è un pallido sole ma l’istinto mi suggerisce di mettere l’antipioggia e quindi mi fido del mio istinto. Meno male!!!! Alle 13.00 sono a Bologna e c’è un leggero accenno di acqua-neve ma la strada è percorribile. Dopo Faenza inizia a nevicare ma la neve non attacca. Nei pannelli indicatori della soc. Autostrade (che dio li fulmini!) c’è un avviso “NEVE FINO A CATTOLICA”. Boh.. se la neve è questa fino a Cattolica, dopo sarà una passeggiata. Ma la neve inizia ad aumentare e inizia ad attaccarsi per terra. Alle 15.00 sono a Rimini Nord e vado avanti piano ma si va. Nei pannelli indicatori della soc. Autostrade (che dio li ri-fulmini!) continua ad esserci sempre lo stesso avviso “NEVE FINO A CATTOLICA”. Bon… arrivo a Cattolica e… un disastro!!! Da Cattolica in giù l’A14 è bloccata dalla neve! Ma come, non era “”Neve fino A Cattolica”??? Comunque… sono a circa 10 km dal casello di Pesaro e sono bloccato in mezzo alla neve, sull’autostrada. E sono le 16.00… provo ad andare avanti, il motore tira ma la moto sta su solo grazie ad una buona dose di fortuna. Se vado per terra, a parte i rischi per la mia incolumità, come la rialzo la moto ?? E allora mi rifermo… Mentre penso al da farsi ricordo di aver portato con me delle fascette ferma-cavo e quindi provo a metterne due in corrispondenza di ogni raggio del cerchio per dare un po’ di grip alle ruote ma, mentre per l’anteriore non c’è problema, il posteriore è tutta un’altra storia… allora provo a usare le cinghie di trasporto ma devo liberare il bagaglio (la borsa laterale è rotta causa incrocio con sidecar nella discesa alla Buca)… comunque dopo un po’ di lavoro sotto la neve che il cielo la manda giù (benedetto completo antipioggia!), riesco a mettere su le cinghie, faccio per partire ma le cinghie si strappano… pensa e ripensa… dovrei avere uno spezzone di corda e allora di nuovo a lavorare per fare la catena da neve con la corda… in parte va bene ma la corda è corta e non copre tutta la circonferenza… per gli spazi mancanti userò due cinghie delle borse e delle fascette… ok, ora ci siamo… provo a partire e la moto va ma devo fare molta attenzione a non cadere: sono completamente solo, passa un mezzo ogni tanto, in mezzo a una bufera di neve, se cado sono ca..voli molto amari… mi avvio in prima, motore al minimo, gambe a terra manubrio ben saldo e pollice destro a stringere l’indice per ricordarmi di non toccare il freno anteriore… di riffa o di raffa, in circa 4 ore percorro i 10 km. che mi separano dall’uscita di Pesaro quasi spingendo la moto sulle gambe… il peggio è stato affrontare la rampa di uscita ma, alla fine, riesco a portare la moto fuori dall’autostrada, al riparo sotto una tettoia del punto Blu, dove c’è già un V-Strom di un altro reduce dall’Elefante. Sono le 20.00 e ancora non è finita… adesso devo arrivare a casa! Rinuncio a provarci con la moto, la scarico, la asciugo, la metto per bene, copro con un telo la sella, le muffole e il manubrio e cerco un sistema per tornare a casa… Alle 23.00 una ragazza di Bologna, fatta uscire dall’autostrada perché sprovvista di gomme termiche e catene, viene a chiedermi come sono le condizioni della statale e mi dice: “Devo andare a Marcelli di Numana, ma il mio cellulare è scarico”… facciamo uno scambio, io le fornisco tutte le indicazioni sulle percorribilità da Pesaro ad Ancona Sud tramite i miei colleghi di Fano, Senigallia e Ancona, e lei mi da uno strappo fino a Fano, tanto ci deve passare per forza… affare fatto! E così carichiamo la mia roba sulla sua auto (per inciso: una yaris 1000cc. a benzina che va su meglio di un 4x4) e alle 00.30 sono finalmente sotto casa… per ringraziarla le lascio il mio secondo telefono cellulare (quello che uso come muletto) e le do indicazioni su come restituirmelo, volendo… altrimenti va bene lo stesso. Ci ho messo quasi 13 ore per arrivare da Bolzano a Fano, ho le gambe a pezzi, l'influenza addosso e la moto non è ancora a casa… Martedì, 02 febbraio 2010 Stamattina sono andato a recuperare la moto ma non posso metterla in garage perché la rampa è gelata. Ho dovuto lasciarla in caserma da me. Andrò a riprenderla nei prossimi giorni. Adesso il viaggio è davvero terminato.
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chi viaggia (in moto!) vive due volte... Il mio blog: http://motoviaggiatore.blogspot.com Le mie foto: http://picasaweb.google.com/falanto Ultima modifica di Falanto; 02/02/10 a 15:52 |
02/02/10, 16:28 | #23 |
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Re: ER/6N "Maverick" 2006
Fantastico ma che odissea il ritorno.. per non parlare che se non c'era la ragazza chissà che combinavi..
Pecato per l'influenza e dopo tutta la strada per non aver passato la notte nella buca... vabhe ci sarà un altra occasione... forse
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Ecco la mia Nathalie e la mia Sabrina! |
02/02/10, 17:14 | #24 |
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Elefantentreffen 2010 - Considerazioni finali.
Vediamo...
- Lo rifarei? Se me lo avessero chiesto domenica sera avrei risposto sicuramente NO! ma adesso già mi viene da dire "Forse... SI!" e so già che fra qualche settimana dirò sicuramente SI! senza pensarci due volte... - Ne è valsa la pena? Senza alcuna ombra di dubbio. - Qual'è il fattore determinante? A mio avviso non il tempo, non la strada, non il mezzo, non gli accessori ne niente di tutto questo... quello che fa la differenza è il motociclista inteso come conducente. Chiunque può comprarsi una megamoto e tutti sono buoni ad acquistare 500/1000 euro di accessori. Io non sono un grande pilota, e sono alla mia prima esperienza del genere dopo 25 anni di astinenza da due ruote anzi, questo è stato in assoluto il mio primo motoraduno, e non ho scelto una gita fuoriporta ma proprio uno di quelli tosti, ma ho usato soprattutto il buon senso e tanta tanta determinazione. Questo lo dico a vantaggio di quelli che vorrebbero ma dicono di non avere il mezzo giusto: se pensate questo allora non dipende dalla moto ma da voi. Lampsss
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