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Si | 53 | 32.72% | |
No | 103 | 63.58% | |
Non ho ancora deciso | 6 | 3.70% | |
Chi ha votato: 162. Non puoi votare questo sondaggio |
12/04/11, 09:39 | #331 |
Antani
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Re: Il ritorno al nucleare.
Ci andrei molto cauto con cantare vittoria con la fusione fredda.
Ho letto l'articolo e, leggendo tra le righe, gli scienziati che sono riusciti (pare) ad ottenere 100 volte in piu' l'energia per effettuare la reazione pare che dicano : "ci siamo riusciti, non so' come, ma ci siamo riusciti" Rimane solo da mettersi alla finestra ed aspettare, sperando che qualche grande (maledetta) multinazionale del petrolio non compri il brevetto o gli scienziati...
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12/04/11, 13:03 | #332 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Non do giudizi. Il problema non è la fusione fredda ma le multinazionali che ci controllano.
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15/04/11, 09:09 | #333 | |
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Re: Il ritorno al nucleare.
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15/04/11, 09:48 | #334 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Solo una considerazione phos..
Leggendo l'articolo, con quel bilancio finale è scritto: "Se cinque milioni di famiglie italiane (su un totale di 22 milioni) installassero sul tetto di casa un pannello, si potrebbero produrre 20 miliardi di kWh per una potenza installata di 20.000 MW: il 30% circa del fabbisogno energetico complessivo delle famiglie (stimato intorno ai 67 miliardi di kWh) e il 6% del fabbisogno nazionale". Cinque milioni di famiglie italiane? Ovvero quasi un quarto delle famiglie totali d'Italia.. Non ho assolutamente nulla contro l'energia solare, ma.. siamo realisti. Per ottenere il 6% del fabbisogno nazionale [6%!! e il resto ?!?!?!?] dobbiamo ricoprire il 25% delle case d'italia di pannelli solari.. Per ottenere poi energia pulita sì ma intermittente e non completamente sicura [in termini di continuità di produzione di energia. Ovvero, tradotto, che facciamo se in inverno capita una settimana di completo brutto tempo?!]. No davvero, il 25% delle case degli italiani mi sembra davvero eccessivo per una così misera percentuale di fabbisogno energetico coperto.. |
15/04/11, 10:06 | #335 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
lele tutte le abitazioni italiane sono coperte di coccio, coprirle con pannelli solari non mi sembra una cosa folle considerati i vantaggi rispetto al coccio
È vero che l'energia è intermittente ma è anche vero che la maggiore richiesta energetica si ha di giorno (quando poi la corrente costa di più), un sistema quindi che produce energia almeno di giorno non è da scartare considerato soprattutto il basso impatto ambientale, inoltre i pannelli solari hanno un effetto collaterale: assorbono calore (per produrre energia), che d'estate è ottimo. Tutte le energie pulite sono soggette ad una fonte naturale, può mancare il sole, il vento o l'acqua, estrarre un combustibile (metano, carbone, uranio) ha più garanzie ma ha inoltre un impatto diverso. Credo che la critica più seria che si possa muovere è: un quarto delle famiglie italiane? Ma le famiglie italiane vivono in condomini, circa 4 famiglie condividono un solo tetto (considerando i condomini e gli appartamenti non abitati, mia stima spannometrica), quindi a conti fatti bisognerebbe rendere conveniente per legge l'installazione di fotovoltaico o solare-termico su tutti i tetti italiani. Non è follia, lo abbiamo fatto con il coccio, ma è uno sforzo che, se opportuno, è necessario valutare.
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15/04/11, 10:14 | #336 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Ovvio che i fondi per il solare non sono interessanti, gli incentivi per le energie alternative li investe direttamente il cittadino (vanno nelle tasche di chi decidiamo noi), i miliardi del nucleare li gestisce direttamente il governo (vanno nelle tasche di chi vuole il Governo). Lapalissiano.
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15/04/11, 14:44 | #337 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Gli incentivi sul fotovoltaico sono stati tagliati a marzo. Erano nate migliaia di società che si sostenevano attraverso questi incentivi.
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15/04/11, 15:02 | #338 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Contrario.
Contrario perchè semplicemente l'Italia non ha bisogno di nuova energia elettrica. Pochissimi lo dicono, sia gli anti-nuclearisti sia i pro-nucleare stanno alla larga da questo discorso. Le fonti rinnovabili sono un ottimo sistema per produrre energia pulita e a basso costo, il nucleare no. Ma al di là di questo giudizio su cui si può discutere all'infinito, pongo l'accento su un'altra questione: abbiamo bisogno di nuova capacità produttiva? La risposta è oggettiva e disarmante: NO. L'Italia è un paese energeticamente autosufficiente dal punto di vista di capacità produttiva di elettricità. Basta leggere wikipedia alla voce "sovraccapacità di produzione elettrica in Italia". E' sensato quindi parlare di nuove centrali, che siano esse nucleari o di qualsivoglia tipo? Oggettivamente no. Non ha senso spendere soldi pubblici per costruire nuove centrali. Prima di tutto farei funzionare bene quelle che già abbiamo, poi le ammodernerei, al limite le riconvertirei (magari le più inquinanti). Badate bene che il "dibattito nucleare", incosciamente sta ponendo tutti di fronte ad una scelta: nucleare o rinnovabili. Nessuno e dico nessuno pensa alla terza via: ridurre i consumi elettrici (vedi gli elettrodomestici classe A, che 5 anni fa erano in classe C o D, con consumi esponenzialmente più elevati). Via che darebbe fiato a questa nostra economia ormai al collasso. La mia idea è: meno consumi e se proprio dobbiamo consumare di più, vada pure per le rinnovabili, finanziando per bene i nostri INFN per arrivare presto alla fusione nucleare. Pier Ultima modifica di Piero87!; 15/04/11 a 15:05 |
15/04/11, 15:14 | #339 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Piero sono d'accordissimo con te
Però mi sfugge la questione "sovraccapacità di produzione elettrica in Italia"...
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Ultima modifica di Phos; 15/04/11 a 16:18 |
15/04/11, 17:56 | #340 |
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Re: Il ritorno al nucleare.
Piero come non darti ragione, quella è una cosa che andrebbe fatta con un pò di sana educazione e di buon senso, purtroppo nel nostro paese come ben sai le due cose scarseggiano
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Sicchè...
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