Castelletto 27/08/2014 (prima volta)...

[enzocycle]

Riprendo la richiesta di keysuke e provo a mettere giù qualcosa di sensato...
La prima impressione riguardo alla pista è che non è un modo di dire che sia un mondo totalmente diverso dalla strada.
Innanzitutto la tranquillità con cui si affronta : sai che non ci sono ostacoli e/o pericoli improvvisi che ti possono sbucare all'uscita di curva e che non puoi gestire, al massimo cadi e fai danni ma la pellaccia, almeno quella, dovrebbe rimanere abbastanza sana. Il tutto si traduce in una maggiore concentrazione sulla guida fine a se stessa e quindi ad osare progressivamente di più fino ai propri limiti (che per la verità, nel mio caso, sono abbastanza bassi) ed oltre. Sicuramente, senza l'assillo del "tempo" (assillo che non ho in quanto mica faccio le gare), serve a migliorarsi ed a capire di più di se stessi e del proprio mezzo.
Le emozioni e le strizze sono un discorso a parte che riguardano soprattutto la goduria di "aprire" tutto e la paura di arrivare "lunghi" ( aiuto le carene!!!! ) ma si superano abbastanza rapidamente vedendo i "numeri" che fanno i più esperti e che, appunto, ti convincono ad "osare" in tutta tranquillità.
L'ambiente generale è tranquillo, ho trovato la massima disponibilità da parte degli altri ragazzi (e non ne conoscevo nessuno) che appena saputo che era la mia prima volta (e della mia veneranda età ) mi hanno incoraggiato a proseguire.
L'importante è non ostacolare gli altri : fai il tuo giro e non chiudere le porte in faccia a nessuno.
Tutto quanto sopra si traduce comunque in un grandissimo divertimento e si, ci tornerò, per divertirmi ancora tanto e, perchè no (una cosa non esclude l'altra), per migliorarmi (forse fino al giorno in cui anch'io guarderò i "tempi").
Allego due fotine dell'ultimo turno, l'unico in cui, forse, iniziavo a capire qualcosina ed ho osato un po' di più anche se iniziavo ad essere stanco (tanto per farmi ridere dietro, notare la luce tra ginocchio ed asfalto )

[eretico]

Grande Enzo , hai subito colto i "pro" della pista:
La tranquillitá, nel girare sicuri che non troveremo pedoni che si lanciano in mezzo alla strada , o auto che fanno inversioni improvvise e nemmeno ghiaietto o sabbia.
E il prendere pian piano confidenza col proprio mezzo, spostando ,di turno in turno, il proprio limite, a passi piccoli piccoli, migliorando di giro in giro.
In questo castelletto e l'ambiente che solitamente si trova e che, hai provato tu stesso, sono ottimi!
Pista piccola, sì , ma molto tecnica, curve diversissime tra loro e velocitá modeste, che piu di tanto non spaventano, senza dimenticare il fattore costo, che è il più abbordabile tra le piste del nord (esclusa ottobiano che però a livello di servizi è molto più scarsa).
In piste più " blasonate " non troverai lo stesso ambiente, o meglio , non con tutti, diciamo che è tutto più professionale, dall'organizzazione alle strutture, ma questo porta molti a comportarsi come piloti di Motogp, che ti guardano come se fossi un Uccio qualsiasi .
Comunque ti sei comportato alla grande! E anche gli altri ragazzi presenti te lo hanno confermato, se la frequenterai un po' di più, vedrai che presto farai tue anche traiettorie e velocitá di percorrenza più elevate, e a quel punto , se ci abbini magari un corso di guida in pista, vedrai che cambierai saponette una volta l'anno

[keysuke]

Bene e allora invogliamolo al corso in pista con questa bella foto presa dalla scuola 76 racing team (scuola di cui io e matte siamo stati allievi)
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[estro]

allora la vogliamo piantare che poi mi prudono le mani?



complimenti ad enzocycle per la sua avventura in pista