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13/09/10, 01:25 | #301 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
no no no, io non ho numerato le tacche, le ho solo identificate come "irrigidire" e "ammorbidire"
l'esempio della 4°tacca era per fargli l'esempio di come funzionava la cosa avrei potutto dirgli che cosi come sulla 7°, anche avendo la 4°, in discesa non si sarebbe sentita nessuna differenza ( avrebbe sgommato lo stesso ) poichè, in discesa, la moto viene caricata ancora più ulteriormente che sul rettilineo però visto che molti hanno confusione su quale sia la rigida e la morbida, ho preferito ometterlo, anche se facendolo ho ottenuto l'effetto contrario :S |
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13/09/10, 14:50 | #302 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Momento momento momento....in poche parole, se carico il peso in avanti sgommo di più? Irrigidire la mola vuol dire comprimerla, giusto? Per comprimerla devo portarla alla tacca 7, cioè quella tacca con lo spessore maggiore tra molla e perno(il piruletto che si incasta nelle tacche). Quindi se ho ben capito se io comprimo la molla il peso si sposta in avanti.
Ma se faccio cosi non vuol dire che dietro ho meno aderenza e quindi sgomma di meno? |
14/09/10, 01:16 | #303 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
diciamo che, quando freni, sia che sia posteriore o anteriore, avendo la molla più dura ( quindi che la moto si abbassa di meno se ti ci siedi sopra ) il peso rimane caricato in'avanti, quindi, visto che il baricentro della moto non è raso terra ma ha qualche decina di cm, cè più propensione all'inarcamento ( esempio valido sono gli stoppies, è la dinamica della moto in frenata generalmente )
se sei in un rettilineo ed il precarico è su "morbido", ovviamente la moto dopo che ti ci sarai seduto si sarà abbassata di un bel pò ( presumibilmente ) e quindi con più difficoltà riuscirai a "cappottarti" in avanti ( passatemi il termine ) dunque l'efficacia del freno posteriore è leggermente superiore se sei in un rettilineo ed il precarico è su "rigido" (estremizziamolo), ovviamente la moto dopo che ti ci sarai seduto si sarà abbassata quasi per niente e quindi con molta facilità, frenando, il peso si sposterà in'avanti ( forze d'inerzia e baricentro ) annullando l'efficacia del freno posteriore a scuola guida mi ricordo perfettamente che spiegavano questo fenomeno ( che tra l'altro è solo fisico ) sconsigliavano di usare il freno a mano in quanto bloccava le ruote posteriore, ma essendo la macchina pesante 1 tonnellata, l'effetto "drift" era assicurato in quanto il peso andava a gravare sulle ruote anteriori, annullandosi quasi del tutto su quelle posteriori, generando cosi un bloccaggio ruote stile "fast n furious tokyo drift" è la stessa legge applicata sulla moto, ma poichè il baricentro di una moto è più alto di quello di una macchina, l'effetto dello "spostamento di peso" è molto più marcato si spiega dunque il motivo per il quale l'utilizzo del freno anteriore diviene essenziale oh, non sono certo un santo però eh, son andato avanti 1 anno con il precarico morbidissimo "chopper" e dopo aver fatto mille ****ate ed aver consumato 1 pasta dei freni posteriore, pian piano ho iniziato a voler prendere confidenza con l'anteriore, testando e notando la cosa difatti, passando io dalla tacca 3° alla 6° non potevo nemmeno permettermi di usare il posteriore, soprattutto in discesa, cosa per la quale ho rischiato di sfracellarmi per bloccaggio inaspettato ( mi è bastato sfiorarlo ) per questo prima ho fatto l'esempio della discesa e del rettilineo, per spiegare l'effetto delle masse che si spostano con l'inerzia etc, ma non volevo essere tecnico o noioso blabla :S un precarico "4" su rettilineo è "equivalente" ad un precarico "6" in discesa un precarico "6" su rettilineo è "equivalente" ad un recarico "8" in discesa ( questo però considerando il nostro caso, ovvero che cè molta differenza dopo essercisi seduti, dalla 1° alla 7° tacca ) -nel momento stesso in cui utilizzzi un qualsiasi freno, il "resto" della moto spinge in'avanti comunque spero di essermi spiegato correttamente Ultima modifica di stop; 14/09/10 a 01:23 |
14/09/10, 14:18 | #304 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Ti sei spiegato benisssimo grazie mille.
Adesso mi viene in mente un'altra cosa. Se il mono lo metto morbido ho più grip sul posteriore. Ma se la metto dura che vantaggio ho? |
14/09/10, 15:19 | #305 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Vedo un pò di confusione... non ho molto tempo per fare disegnini o lunghe spiegazioni... ma ho trovato questo!
Buona lettura, ciao! Per poter vedere il link devi essere Registrato o anche, più specifico per il discorso frenata: Per poter vedere il link devi essere Registrato Ultima modifica di Dario; 14/09/10 a 15:30 |
14/09/10, 15:21 | #306 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
se si conosce la K della molla di serie, è possibile cambiarla con una diversa e quindi K diversa per avere una impostazione più personale giusto?
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14/09/10, 23:20 | #307 | |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Quote:
per mia esperienza personale : quando usavo la 2° tacca per girare, la moto era come un palo, non piegava manco a morire nelle curve, motivo per il quale restavo sempre indietro, ma non solo, era anche pericoloso poichè l'avantreno si alleggeriva quel tanto che basta che, solo ad azzardare una curva più stretta a velocità pari agli altri, ho rischiato di impennarmi semplicemente passando sopra un passaggio a livello. praticamente lo sterzo avendo meno peso, molto spesso beccheggiava, ho rischiato difatti di fare un frontale cercando di sorpassare una corriera, stavo rientrando nella mia corsia quando, rilasciando il gas di colpo dai 10.000, lo sterzo ha incominciato a ondeggiare in maniera paurosa tanto che non riuscivo a curvare, con il risultato agghiacciante di vedere le macchine avvicinarmisi inesorabilmente, questo succede malregolando il precarico ( ho anche conosciuto persone che pur avendo cbr600 e 1000 non hanno idea del rischio che corrono a settare male i parametri del mono : persone che si prendono moto da pista e ammorbidscono il precarico per via della troppa rigidezza degli ammo da corsa, senza però degnarsi di capire che poi devono aumentare l'interasse, li sentivi poi a fine giro lamentarsi raccontando del rischi che hanno corso, senza rendersi conto che la cosa non solo non è normale ma oltretutto pericolosa ) e c'erano anche i lati positivi, la trazione, in'accelerazione, scaricava a terra tutta la coppia, stranamente senza impennare ma scodava alla grande ! di una cosa sono certo però, la comodità era eccezzionale, sportivamente un cesso, ma comoda come poche altre ! assorbiva le buche manco fossi seduto su di una poltrona poi quando gradualmente iniziai a indurire il precarico, mi potei permettere una guida più sportiva, più "naturale", certo, la sensazione di essere capovolto in'avanti non mi piaceva, però le curve erano un taglio ! lo sterzo chiudeva molto di più, rispetto a quando il "codone" era più ribassato ( morbido ), poichè noi non abbiamo possibilità di modificare l'interasse del mono, ci ritroviamo costretti a scegliere se, pietra o poltrona, la mia schiena, seppur il mio spirito ne abbia giovato, mi urla sempre dal fondo :-\ in ambedue le cose ci sono i pro ed i contro, dipende dallo stile di guida di una persona scegliere il proprio precarico ( sempre però restando nei limiti di sicurezza imposti dal libretto, che sono sempre da seguire ) una bella, ma bella veramente come cosa, sarebbe quella di trovare a buon prezzo un monoammortizzatore di marca, con regolazione del precarico idraulica ed interasse regolabile tramite ghiere apposite girabili manualmente ( magari ) sicuramente avrò detto delle castronerie, però l'argomento è interessante e se posso aiutare a "deconfusionare" coloro che leggono, ben venga ciò non toglie che, il mono di serie è molto ma molto limitato, seppur avvertiamo grandi differenze, non sono paragonabili a quelle ottenibili con mono completi tipo ohnlins bitubo matris etc etc non entro nell'argomento specifico delle quote ciclistiche riportando dati reali perchè sono palesemente un'ignorante in quel campo, non sapendo nemmeno i dati della mia stessa moto poi Ultima modifica di stop; 15/09/10 a 01:19 |
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17/09/10, 12:03 | #308 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Sei stato chiarissimo Stop, e dalla tua descrizione sono anche riuscito a dare un significato alle mie sensazioni, difficilmente spiegabili in quanto sono un neofita. Infatti "a sensazione" fin dai primi tempi mi sono trovato a preferire un precarico "duro" rispetto quanto era consigliato come standard per la mia stazza: 5a tacca per i miei 60 kg. Infatti con regolazioni più morbide sentivo di meno le sconnessioni del manto stradale, ma non riuscivo a piegare soddisfacemente e sentivo la moto "pesante". Oggi la schiena a volte mi duole e in alcune occasioni faccio dei piccoli salti, soprattutto in corrispondenza di cambi di avallamento, ma la guida la sento molto adatta ai miei bisogni e preferenze e sento tutta la moto come un corpo unico con il mio. Certo, queste sono preferenze individuali, ma la guida mi risulta molto più reattiva. Comunque grazie
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18/09/10, 01:10 | #309 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
prego
io comunque sono un pisquano... mi sono accorto oggi di esser "retroceduto" da tempo, dalla 6° alla 5° ed ero ancora convinto di esser sulla 6° il conteggio visivo e tattile mi ha poi dato ragione °_° purtroppo, anche a me duole la schiena a volte ( verso il fondo ) spero non sia a causa dell'eccessiva rigidezza dell'ammo |
18/09/10, 12:43 | #310 |
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Re: Regolazione molla ammortizzatore posteriore
Grazie mille stop sei stato chiarissimo!!! Adesso almeno mi è più chiaro l'utilizzo del mono!!!
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