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12/01/08, 14:43 | #31 |
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Scherzavo...ora è fermo in garage...al massimo lo vendo a maggio...
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12/01/08, 18:02 | #32 |
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Ciao Giorgio,massimo rispetto per il tuo monster e per la Ducati in generale.
Anzi,stavo per prendere proprio un mostro prima di passare dal concessionario kawasaki. Ha un motore tutto cuore,con quel raffreddamento ad aria pazzesco,quel rumoraccio da trattore.Ha una grande personalità,forse maggiore rispetto a quella della er6. |
12/01/08, 19:05 | #33 |
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Rispetto sempre...verso tutti.. io prima avevo l'er..
Oddio....rumore...questo 695 con i catalizzatori non è che sia chissà cosa...rimane particolare ma non esageratamente..mostro... certo che se il raffreddamento ad aria è pazzesco...quello a liquido è megagalatticoo!!! penso che lo fanno cosi semplicemente perche' non ce ne' bisogno...(testato personalmente) Per il fatto della personalita' penso che sia soggettivo...sono gusti... |
12/01/08, 22:01 | #34 | ||
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Vogliamo andare con la tua (14.000 €) e la 848 che mio cugino prenderà (14.000 €) in qualunque concessionario d'Italia ha sentire quanto ci ridanno ? Dai non scherziamo, nell'usato circa BMW e Ducati il prezzo d'attacco iniziale giustifica solo in parte l'alta tenuta dell'usato. Prendi i moonster per esempio. Ad oggi pari anni (di 4-5 anni fa) un moonster a momenti vale il doppio di una hornet o fazer, quando all'epoca costava uguale o 1000 € in +. Idem GS BMW e modelli vai. Prova con la tua a fare un giretto per rivenderla ... Le JAP non sono + le meglio, molti motociclisti se ne stanno accorgendo e dopo quando accaduto nel motomondiale 2007 (dove una casupola di Borgo Panigale ha messo dietro cosi per ridere i maggiori colossi, anzi, TUTTI, i colossi JAP ...) molte cose stanno cambiando, almeno in Italia. Poi ripeto, andate a cercare in giro le JAP usate e vedete come ve le TRAVENTANO. Provate con Ducati o peggio ancora ... BMW. Quote:
Kawasaki semmai lo era maniacale e affidabile. Parlo di progettazione e qualità. Sembra quasi che il discorso telaio sia passato in cavalleria. Non ve lo dimenticate ragazzuoli, di fatto la Kawasaki ha fatto un clamoroso errore DI PROGETTAZIONE nel telaio della moto. Che poi certe italiane siano inaffidabili beh, può darsi. Dipende cmq da quale prendiamo perché ho un paio di colleghi con 2 moonster che le trattano vi farei vedere come ... uno a 30.000, l'altro ha superato i 50.000 e salvo fare la carburazione (controllo) ai tagliandi, vanno benissimo. Ne ho un altro con Multistrada 1000, ha percorso svariati km e per ora tutto ok, un altro con la 600. Poi mio cugino con l'Hypermotard non lo cito poiché ha fatto pochissimi km ma per ora va (appro, prende la 848). Tra l'altro io la Yamaha XT-660x l'ho dovuta rivendere dopo 3 mesi per la disperazione dalle vibrazioni nonostante l'ispettore Yamaha avesse sancito che rientrassero nelle normali tolleranze di produzioni, alla faccia della qualità iappp ....
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... quando tornava mio padre sentivo le voci dimenticavo i miei giochi e correvo lì
mi nascondevo nell'ombra del grande giardino e lo sfidavo a cercarmi: io sono qui ... |
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12/01/08, 22:45 | #35 | |
Antani
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L'anno scorso andammo una 40ina di moto (tutte ducati tranne la mia ed un paio di Ninja) ad un raduno a Foggia. Beh in 3 ebbero problemi : 1) una 749 dark al casello di uscita a Candela e' andata in ebollizione. La centralina che comanda le 2 ventole e' difettata (e non solo sulla sua) ed accende una sola delle 2 ventole. 2) una 749r quando siamo arrivati a Foggia una volta spenta per una mezz'ora non ne voleva piu' sapere di partire, arrivata a 3.000 giri si ingolfava e si spegneva. Siamo dovuti stare un bel po' di tempo fermi con lui a smadonnare perche' si decidesse a ripartire 3) ad un monster salto' il sensore della temperatura dell'olio. Ci dovemmo fermare in una pompa e con del filo di ferro l'abbiamo bloccato alla meglio. Certo non sempre capitano problemi, ma facendo i giusti scongiuri, in 21.000 km non ho avuto un solo problema. Magari sara' un caso anche a me, ma alla fine sono moto costruite meno "in serie" rispetto alle japp e cmq qualcosa puo' anche andare storto. Cmq io il monster non lo prenderei perche' l'ho portato e non mi ha entusiasmato tantissimo, se parliamo di 848 invece.....
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13/01/08, 08:57 | #36 |
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Il discorso "mercato delle giapponesi" in crisi è interessante.
Il discorso "affidabilità: giapponesi o italiane?" è troppo complesso. Le giapponesi vendono di più e, conseguentemente, sono in numero maggiore le motociclette che potrebbero rompersi. Le italiane costano di più perché vendono in volumi minori e (forse) sono più affidabili. Discorsi troppo generici, secondo la mia opinione. Anche la questione "le italiane hanno un'anima" non la capisco. Le motociclette sono mezzi stupendi, ma perché l'anima (cos'è? che significa?) ce le hanno solo quelle italiane e non le giapponesi? L'anima è un paravento per giustificare i difettucci della propria moto? (mi riferisco ad alcune considerazioni di MotoGuzzi Breva, lette sul loro Forum) Nell'epoca della globalizzazione, poi, non è completamente corretto parlare di industria italiana. Molto spesso i capitali societari appartengono a fondi misti esteri, la dirigenza è estera, le maestranze di alcune componenti dei prodotti sono esteri.... che senso ha parlare di "italiano" al giorno d'oggi? Ai tempi di MotoGuzzi, Gilera e MV aveva senso, ma oggi no (tanto di cappello, comunque, a Piaggio - Ducati e company, sia ben chiaro). Più che imprenditori "italiani" impegnati a vendere "moto con l'anima" (mi riferisco alle costosissime MV, Benelli, MotoMorini attuali) mi piacerebbe vedere imprenditori impegnati a combattere insieme a quelli "giapponesi" contro i nostri politici-fannulloni per cause giuste: - strade più sicure, segnaletica più moderna, guard-rail non ghigliottine; - assicurazioni meno care; - sgravi ecofiscali per le moto che inquinano meno; - meno discriminazioni con i "privilegiati" automobilisti per la detassazione delle moto utilizzate come mezzi di lavoro. Ecco, pensiamo alle cose essenziali, prima. Poi facciamo le moto scolpite da Michelangelo o quelle da 350 Km/h! Il mercato futuro dei trasporti su strada vede all'orizzonte due colossi da motorizzare: Cina e India. Il petrolio se lo ciucceranno tutto loro. Quale produttore di moto sta pensando a questo problema? Giapponesi bravi, italiani belli... ma il mercato in crisi scoppierà quando le auto avranno trovato un'alternativa al petrolio (e ci stanno lavorando) mentre nelle moto (potenzialmente meno esose nei consumi) ci si renderà conto troppo tardi che 350 Km/h o carenatura in kevlar non servono più... |
13/01/08, 12:27 | #37 |
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cts, il fatto dell'anima forse te lo posso far capire...
guardando un programma una notte...si parlava dell'azienda ducati..e spiegarono proprio questo fatto...la differenza che dona "un anima" alle ducati è la produzione....nel montare una moto ci sono operai(tra cui molte donne[percio' sono affidabilissimeee ]) che lavorano con le proprie mani...ogni piccolo processo c'è del "lavoro umano" c'è la passione di chi fa quel lavoro..perche' gli "piace veramente"...le moto dopo essere montate vengono provate (sempre da donne ). insomma...questo...invece i giapponesi hanno "catene di montaggio"...quindi diciamo che è una produzione piu' "fredda" dal punto di vista umano...e viene visto piu' come un processo mirato al guadagno...(cambio dei modelli ogni 2 3 anni lo giustifica..e un po' le politiche in generale..tipo ieri sono andato da un concessionario ho notato un cbr 600..tubi freno in plastica...a fianco un aprilia scarabeo 200...con i tubi in treccia...lo so..è una ****ata...ma a me personalmente un po' da fastidio..mi pare come se pensassero...tanto in italia non servono i tubi in treccia..le moto le usano solo al bar...). comunque questo è un discorso soggettivo...c'è chi deve viaggiare e se ne frega dell'anima...piuttosto sceglie una moto concreta ed affidabile...(poi mi spiegate come mai le moto "intelligenti" non vengono apprezzate dalla massa in italia, tipo bandit, kle 500 gs 500, cbf... ) quindi...un discorso del genere non andra' mai a fine...mai con un ragionamento comune..perchè ognuno ha le proprie esigenze e inconsciamente difendera' le proprie opinioni fino alla morte...inoltre...trascendo un po' nella psicologia sociale, noi nel senso motociclistico ci sentiamo di appartenere ad un gruppo, etichettiamo le cose (io sono ducatista...tu non sei un motociclista...si ma io non comprero' "mai" una moto come la tua), cio' porta a inevitabili conflitti...la mente umana è fatta cosi...difendere la propria categoria d'appartenenza a discapito dell'altra... percio' ognuno la sua...con pregi e difetti... In pratica chi compra le ducati gli piacciono le donne...chi no, è gay |
13/01/08, 13:33 | #38 |
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giorgio Capisco.... allora BMWisti e Mercedessisti ... Porscheisti e Ferraristi..(ommioddio che termini ... ma rendono l'idea....)... la classificazione in categorie affligge tutto il mondo... non solo le moto... (Mac o Winzozz o Linux... Nokia o Motorola o LG... e via discorrendo...) per quanto riguarda l'anima.... non sono mica sicuro che il telaio difettato dell'ER sia stato saldato da catene di robot... altrimenti le saldature sarebbero tutte uguali e le quote telaio non presenterebbero differenze di alcuni mm tra i vari telai.... i tubi in treccia costano la bellezza di 86 € per la nostra ER (aftermarket.... quindi di più che all'ingrosso a prezzo di fabbrica...) in compenso all'acquisto dei modelli italiani te li fanno pagare 500-600 € .... a me puzza un po' di fregatura... dico e confermo maXXimo rispetto ai modelli italiani (MV Ducati Morini... e tutti gli altri...) ma che per cortesia non ci menino la viola con ste storie dell'anima ... se fai le moto meglio e più curate lo dimostri e te ne vanti come ha fatto la Ducati in MotoGP quest'anno e come sta facendo da una vita in SBK... e basta...
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13/01/08, 13:51 | #39 | |
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13/01/08, 14:11 | #40 | |
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se io ho ducati e me ne frego...e penso che siamo tutti motociclisti...non c'è conflitto no? |
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