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Gruppo Sud Italia Discussioni di ritrovi, incontri, raduni & pizzate di utenti del Sud Italia.



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Vecchio 18/08/15, 14:13   #41
zen
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predefinito Re: [Abruzzo The Force Domenica 9 Agosto]

Scusate il ritardo ma per un guasto in zona siamo rimasti senza adsl.
Dunque rientro tosto dopo 700 Km in giornata e dopo un anno di inattività, ma il piacere di girare con voi è sempre ineguagliabile.
A proposito come è andato il ritorno per voi campani? Perché l'indomani mattina ho sentito di un violento nubifragio sul Tirreno ed in particolare sulla valle del Calore.

Giro diciamo non proprio impeccabile, dato che per i più era una corsa con i paraocchi, piuttosto che un bel giro, magari anche con andatura allegra, ma in compagnia!!!

Ma veniamo al dunque.
Questo il mio percorso di andata:
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Partenza in taaardo pomeriggio, perché quando devi partire, e sei magari appena in ritardo, becchi sempre, matematicamente, la vecchietta che abita di fianco il garage che appena annusa il tuo passaggio è lì pronta perché ti deve raccontare tutte le sue disavventure e acciacchi di salute vari, magari descrivendoti per filo e per segno il decorso di tutti e sette i giorni di ricovero ospedaliero, mostrandoti cartelle cliniche, esami, prescrizioni e ricette varie...
Il rischio di dover prendere la pallostrada è alto, ma guardo l'ora: ce la posso fare!!!
Via per la noiosa SS16 fino ad Orta Nova, passando sugli antichi fasti di Ordona, importantissimo punto di incontro fra la via Traiana e la via Eclanense.
La strada non certo eccellente ti rapisce con i suoi declivi ancora dolci e una luce abbacinante, a quell'ora, a causa delle enormi distese di seminativo da tempo falciato e lasciato lì ad indorare questa splendida cartolina.
Imbocco la pessima, almeno fino a Montaguto, SS90 che anticamente collegava Napoli e Foggia incantato dal paesaggio dalla valle del fiume Cervaro e dimentico per un momento che il mio serbatoio è piccolino...
un vecchio trucco per non dire che consuma un po'
Panico? Niente affatto. La mia calma mi induce a ritenere che nel giro di 30 Km ci dovrà pur essere un distributore!!! Un filo di gas, casco basso e un po' di ed un'insegna gialla mi si para davanti.
Due chiacchiere con il distributore che faceva crocchia sotto un enorme pino con degli amici che stavano vendendo meloni gialli e via per la SS90 bis, che in pochi Km mi ripaga del viaggio.
Asfalto molto buono, poche auto, carreggiata larga, lunghi e guidati curvoni che mi fanno sorridere sotto il casco, almeno fino all'arrivo al G.R.A. di Benevento tanto piccolo da farmi sbagliare strada ben due volte
E allora, dato che si è fatta una certa, rapido... si fa per dire sulla SS7 fino a Caserta, con gli ultimi 15 Km di disorientamento trattandosi di un’unica distesa urbanizzata dove non sai mai dove finisce un paese e ne comincia un altro.
E' tardi ed il buon 70 mi aspetta, e ovviamente mi incasino anche con l'ingresso giusto in città. doppio
Meno male che una pattuglia di P.S. ha l'onore di scortarmi fino alla stazione ferroviaria, la mia meta.
Lo so, è tardi. Chiamo Oreste: tra mezz'ora passo a prenderti, ce la fai?
Ed io: aivoglia!!!
Ma il destino cinico e baro è lì dietro l'angolo che ti aspetta proprio nei momenti migliori. Lascio la moto nel garage, ovvero un piccolissimo atrio interno con 7-8 auto e il tipo mi dice di lasciarla in quell'angolino dove non dà fastidio a nessuno senza bloccasterzo però, in modo da poterla spostare in caso di bisogno. Alle mie rimostranze mi tranquillizza dicendomi che è un motociclista e sa cosa vuol dire. Ma devo salire per una doccia, è tardi, ma prima di lasciarmi andare il tipo mi fa: vieni, ti devo far vedere una cosa che ha un valore inestimabile, non so se tu ti ricordi (scambiandomi per un non più che 30enne, evidentemente). Mi mostra una giacca di pelle, la rigira tra le mani e con sguardo compiaciuto e tronfio mi fa: sai a chi è appartenuta questa? Io leggo sulle spalle, c'è scritto Schwantz, e rispondo che lo conosco e che ai suoi tempi già seguivo il motociclismo. Capisco allora che mi vuole attaccare un bottone spaventoso su Kevin e i suoi rivali, ma non fa in tempo a nominare Mamola che scappo via in stanza, doccia e giù che Oreste già mi aspetta.
Anche se un dubbio atroce mi assale e avrei tanto voluto chiedergli come diavolo facesse a sapere che quella giacca, comprata in un non meglio precisato mercatino, fosse realmente stata indossata dal pilota texano!!!
Serata gradevolissima davanti a (non in ordine di importanza):
a) una ottima pizza, anche se magari non delle migliori mangiate in Campania,
b) anfiteatro capuano con 70 che si sarebbe anche travestito da Spartaco per mostrarmi la storia del suo paese,
c) un tavolo di tamarri a fianco di cui si cercava di capire la provenienza: Aversa secondo i più, Caivano per la minoranza,
d) tre ragazze molto carine e simpaticissime che hanno allietato una serata davvero bella, in cui mi sono sentito subito a mio agio tanto che sembrava già di conoscerle!!! Salutamele tanto Orè!!!
Grazie 70

Del giro, a parte gli "inseguimenti" alle lepri e le lunghe soste per ritrovarci, menzione d'onore va al versante laziale di Forca d'Acero, al lungo tratto che ho fatto dietro il buon Nardax, ai momenti di attesa con 70 e Danilo quando ci si perdeva con gli altri e alla proverbiale pazienza di Antonio. E al buon Raiden che ho salutato a Teano e poi chi l’ha più visto?
Il tempo è già minaccioso e decidiamo di fermarci, ormai è tardi, a mangiare a Roccaraso senza ricongiungerci con gli altri che cissà dove si siano fermati.
Come dimenticare i tortelli mangiati in un bar, dico bene bar!!!, alle 16.00 quasi, riscaldati non so già quante volte, ma che mi sono apparsi eccellenti, forse solo perché "degustati" (anche se dovrei dire ingollati) con la giusta compagnia di amici con cui si condivide lo spirito giusto, giusto per me ovviamente, dell'andare in moto. Peccato che Nardax sia dovuto tornare indietro direzione ciociaria!!!
Ma quando i tortelli per zen e 70 e lasagne per Antonio e Danilo sono scivolate giù accompagnate da un dito di pessimo rosso della casa, un vento improvviso e freddo ci fa destare e qualche gocciolone di pioggia rompe la compagnia. Caffè e conto veloce e poi parte la riffa: si sfida la sorte perché tanto non piove, oppure mettiamocele ora queste buste della monnezza? Vince la fazione del meglio ora seduti e all'asciutto che non dopo, per strada e con la già in corso!!!
Pregasi 70 o Antonio fornire documento fotografico!!!
Il tempo di promettersi di rivedersi presto e via per evitare il nuvolone che incombe.
Un piccolo tratto ancora di strada insieme fino a quando, sotto un pilone Antonio e 70 svoltano verso il casertano, mentre io e Danilo proseguiamo insieme verso Bojano. Peccato che il Macerone sia chiuso
Una sigaretta con Danilo e ancora due chiacchiere in una stazione di servizio chiusa e deserta. Lui prosegue verso Benevento ed io? Potrei prendere la fondovalle a scorrimento veloce di Campobasso, ed invece decido di seguire le orme della vecchia SS17 sconsigliatissima dai villici locali in favore della parallela fondovalle a scorrimento veloce.

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Come un novello Piero Angela riscopro questa strada dagli antichi fasti, la Appulo-Sannitica, fondamentale asse di comunicazione fra il tavoliere e le montagne abruzzesi.
Per essere una strada pressocché abbandonata, almeno nel tratto aggirato dalla variante di cui sopra, la trovo in ottimo stato, sufficientemente larga con asfalto buono e quasi deserta se non fosse per i mezzi agricoli. Paesaggio brullo e odori forti mi accompagnano. Letame e fieno bagnato nel casco, paesaggi oramai dimenticati, vecchie insegne e la convivialità della gente. Bambini che giocano per strada. D'altronde è sufficiente un solo pallone per divertirsi. Il resto lo fa la strada. Paesi e contrade dai nomi strani.
Gildone, dove chiedo ad un vecchietto di un distributore. Ride, ma con garbo, ad un forestiero che gli chiede una informazione come se tutti al mondo lo sapessero tranne me. E lui sta lì, come se mi aspettasse da anni per darmi quell'indicazione, fondamentale per me perché mi permetterà di proseguire il mio viaggio. Fondamentale per lui perché con quell'indicazione era come se avessimo viaggiato insieme, da sempre, ricordando i vecchi tempi in cui le carovane dei commerci passavano proprio di lì.
A Jelsi un unico, vecchio distributore (per fortuna con l'automatico). Vicino quattro persone anziane che parlottano cui chiedo di poter cambiare una banconota troppo sgualcita. Uno dei quattro è sordo, le due signore sembrano non capire la mia richiesta, ma il quarto con fare da superuomo, con l'esperienza di chi ha solcato i 7 mari e con la saggezza di chi ha girato il mondo in lungo e largo, mi cambia la banconota spiegando agli altri con fare compiaciuto il perché ed aggiungendo: "Ho capito io che cosa vuole il giovane, io so come si fanno queste cose"!!!
Un uomo, un mito!!!
Giungo su un tratto più lineare della SS17 fino al confine della regione Puglia.
Su un cucuzzolo a sinistra San Marco la Catola, poi la strada volta a destra per una lunga e pianeggiante variante che sostituisce il vecchio percorso della 17.

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Mi fermo e mi chiedo perché due paesi siano stati abbandonati dal passaggio della statale e condannati all'oblio.
A Volturara Appula e Motta Montecorvino non ci puoi passare per caso.
Ci si deve andare appositamente affrontando il rischio di una strada meravigliosa dal punto di vista paesaggistico, ma pessima, anche se solo a tratti (sinceramente mi aspettavo di peggio) per l'asfalto che nessuno mai si sognerebbe di andare a rifare o quanto meno risistemare. Perché "sprecare" risorse per due paesini di qualche centinaio di abitanti?
Ma la curiosità mi assale. Quella strada la voglio fare. Il paesaggio è meraviglioso e l'asfalto a tratti è anche buono, ma occhio perché dietro ogni curva potrebbe esserci qualche smottamento o un semplice dissesto che potrebbe rovinare tutto.
Perchè la stanchezza è dietro l'angolo. Ho sete, e penso di fermarmi nella (forse unica) piazzetta di Volturara e godermi una bibita fresca osservando come un viaggiatore nel tempo lo scorrere della storia. Ci sono quasi, in curva mi sembra di scorgere un bar che affaccia sulla piazza, ma quando comincio a fermarmi la piazza mi si apre, nascosta allo sguardo, alla mia sinistra. C'è un prete che dice messa all'aperto e tiro dritto perché sarei stato solo di disturbo.
Proseguo e noto che la gente passeggia letteralmente a centro strada e dietro le curve con i pochi bimbi piccoli ed un passeggino. Ci sono così poche macchine per poche persone che sembra quasi che tutti sappiano quando passa la Uno di Peppino o la vecchia Kadett di Nannino che sia inutile preoccuparsi di fare attenzione alla strada!!!
Più avanti un bivio e una macchina dei Carabinieri a presidiarlo. In quel tratto l'asfalto è così rovinato e coperto di ghiaino che blocco leggermente il posteriore. Loro non ci fanno nemmeno caso ed io chiedo per Motta. Il più giovane dei due che forse avrà avuto non più di trent'anni si avvicina sorridente chiedendosi cosa diavolo ci facesse una moto di un forestiero proprio lì. Forse avrebbe voluto tanto montare in sella e fuggire da quell'esilio. Mi indica la strada e mi accompagna con la coda dell'occhio quasi avesse voluto dirmi di non andare via.
Un altro tratto mozzafiato ed arrivo a Motta Montecorvino (800 abitanti), paese molto più grande di Volturara. Sono quasi le 20.00 ed è ora del passeggio serale. Noto subito molti ragazzi, ma ciò che mi colpisce è vedere le ragazzine passeggiare nella piazzetta centrale, che non è altro che una esse in forte pendenza con un'ansa più grande che costituiva la piazza stessa, a centro strada in gruppi di 3 o 4 dandosi la mano!!!
Che tenerezza, come quando ero ragazzino io!!!
Oggi ormai sono abituato a vedere dodicenni che fanno di tutto per trasfigurarsi in ventenni bruciandosi tutta la loro adolescenza e apparire sempre di più di quel che si ha, sempre di più di quel che si è.
Mi fermo al bar "La piazzetta" e mi sento subito protagonista di qualche film di Zavattini degli anni '50.
I vecchi mi scrutano con il loro sguardo interrogativo e i bambini con quello sognante. Per loro sono un astronauta alieno giunto lì per osservarli, studiarli e poi andare via (non fuggire) per sempre e magari riconoscersi con gli sguardi in un'altra vita.
Mi sento osservato, squadrato, vivisezionato. La loro curiosità è grande quanto la mia. Loro vorrebbero interrogarmi ed io vorrei star lì a parlare per ore con loro, ascoltare i loro racconti, la loro storia, la loro vita, ma ho il tempo di scambiare solo due chiacchiere con il vecchietto accanto a me e andar via.
Il sole sta tramontando sugli appennini alle mie spalle, e di fronte a me riesco a scorgere nitido e splendente l'oro luccicante del tavoliere. Che spettacolo!!!
E quanta tristezza dover andar via da lì, anche perché so che qualche curvetta ancora per scendere da Motta ed il mio viaggio sarà praticamente finito. Quando ritorno sul tracciato della nuova SS17 ci saranno solo 180 Km di noiosa SS16.
Un saluto a tutti i miei compagni di viaggio, e un pensiero speciale per Alhem che sarebbe dovuto essere dei nostri una particolare congiuntura astrale lo ha, diciamo, costretto a desistere.

Ultima modifica di zen; 18/08/15 a 14:17
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Vecchio 18/08/15, 22:57   #42
Danilo
 
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predefinito Re: [Abruzzo The Force Domenica 9 Agosto]

Marco i tuoi racconti sono sempre emozionanti perché ricchi anche del minimo particolare...apprezzo il tuo sobbarcarti centinaia e centinaia di km per le strade più improbabili...a presto,é stato un piacere rivederti!
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Danilo non  è collegato   Rispondi quotando
Vecchio 19/08/15, 09:39   #43
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Ottimo resoconto, Zen
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Vecchio 19/08/15, 15:05   #44
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predefinito Re: [Abruzzo The Force Domenica 9 Agosto]

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Peccato che il Macerone sia chiuso
Rettifico...il macerone è aperto.....fatto ieri come al solito con enorme gioia e soddisfazione!!! al fianco del pezzo spazzato via hanno fatto una strada sterrata parallela fattibile piano piano anche con le stradali...poi bastano due curve per pulire le gomme!!!! Per il resto è così come negli ultimi anni.....asfalto ottimo (tranne un punto con "gradino grosso"), traffico nullo, curve paraboliche da adrenalina pura....fantastico...sembra un katun dove però devi guidare tu!!!!
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Vecchio 22/08/15, 10:01   #45
Alhem
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predefinito Re: [Abruzzo The Force Domenica 9 Agosto]

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Ma il destino cinico e baro è lì dietro l'angolo che ti aspetta proprio nei momenti migliori. Lascio la moto nel garage, ovvero un piccolissimo atrio interno con 7-8 auto e il tipo mi dice di lasciarla in quell'angolino dove non dà fastidio a nessuno senza bloccasterzo però, in modo da poterla spostare in caso di bisogno. Alle mie rimostranze mi tranquillizza dicendomi che è un motociclista e sa cosa vuol dire. Ma devo salire per una doccia, è tardi, ma prima di lasciarmi andare il tipo mi fa: vieni, ti devo far vedere una cosa che ha un valore inestimabile, non so se tu ti ricordi (scambiandomi per un non più che 30enne, evidentemente). Mi mostra una giacca di pelle, la rigira tra le mani e con sguardo compiaciuto e tronfio mi fa: sai a chi è appartenuta questa? Io leggo sulle spalle, c'è scritto Schwantz, e rispondo che lo conosco e che ai suoi tempi già seguivo il motociclismo. Capisco allora che mi vuole attaccare un bottone spaventoso su Kevin e i suoi rivali, ma non fa in tempo a nominare Mamola che scappo via in stanza, doccia e giù che Oreste già mi aspetta.
Anche se un dubbio atroce mi assale e avrei tanto voluto chiedergli come diavolo facesse a sapere che quella giacca, comprata in un non meglio precisato mercatino, fosse realmente stata indossata dal pilota texano!!!
Ahahaha , l'anno scorso ha fatto esattamente la stessa cosa con me ( immagino lo faccia con tutti i motociclisti che alloggiano lì), storiella del giubbotto di Schwantz compresa ...io però avevo più tempo e, visto che lui, nottetempo, avrebbe custodito le chiavi della mia moto , mi sono ben guardato dal contraddirlo


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Un saluto a tutti i miei compagni di viaggio, e un pensiero speciale per Alhem che sarebbe dovuto essere dei nostri una particolare congiuntura astrale lo ha, diciamo, costretto a desistere.
Grazie del pensiero ...la congiuntura astrale ha un nome e cognome , quello di un pezzo di biiip di un biiip di un "meccanico" (e che i meccanici seri non si offendano se lo chiamo "meccanico" )


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Marco i tuoi racconti sono sempre emozionanti perché ricchi anche del minimo particolare...
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Ultima modifica di Alhem; 22/08/15 a 10:54
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Vecchio 31/08/15, 16:46   #46
settanta
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Leggo solo ora, è stato bello girare di nuovo con voi del forum, peccato per Paolo, ma ci rifaremo.... Zen sei padre di famiglia.... ma le mie amiche te le saluto lo stesso
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Vecchio 01/09/15, 13:20   #47
Raiden
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predefinito Re: [Abruzzo The Force Domenica 9 Agosto]

io ribadisco le mie scuse, per qualche pecca nell'organizzazione.. ma ho dovuto rincorrere quelle lepri per cercarle di tenerle a bada..

Alla prossima!!
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