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11/01/08, 14:30 | #41 |
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Ho scritto al Dipartimento Trasporti Terrestri con copia al Ministro dei Trasporti Bianchi una nuova lettera, sperando che possa servire a qualcosa:
_______________________________ Egregi Signori, sono un cittadino residente a Modena e come tutti quanti noi circolo sulle strade di ogni giorno sia per lavoro che per motivi privati. Non credo di essere un autista e motociclista dalle capacità superiori alla media, né per la mia correttezza posso essere preso ad esempio (attualmente ho 16 punti patente), ma spero con questa lettera di porVi all'attenzione la mia recente esperienza fatta durante un recente soggiorno estivo in Austria. Premesso che ho apprezzato molto le ultime misure prese dal Governo e rivolte all'aumento della sicurezza stradale (mi riferisco sia alla campagna pubblicitaria con le voci dei politici che all'inasprimento delle pene per la guida in stato di ebbrezza), credo che come Paese Italia ci stiamo lentamente avvicinando a standard davvero europei. All'estero si inizia a percepire che anche in Italia esiste un minimo di severità da parte delle FF.OO. quando anni addietro eravamo lo zimbello dell'Europa. Tuttavia restano molti problemi da risolvere che saprete bene quali sono. Vorrei farVi notare che il sacrosanto inasprimento dei controlli rivolti a stroncare lo "zoccolo duro" di quel buon 20-30% di italiani che ancora non ha capito che si stanno facendo le cose sul serio deve passare a mio giudizio su un rapporto paritetico tra cittadini e tutori dell'ordine stradale. Saprete meglio di me che gli agguati fatti dalle amministrazioni locali con gli autovelox non sono una buona base di partenza per stabilire un rapporto maturo tra controllori e controllati. Ma torno all'argomento principale della mia lettera e cioè la gestione delle FF.OO. dei controlli sulle strade in Austria. E porto alcuni esempi chiari e concisi: A) I limiti di velocità in Austria vengono generalmente rispettati da tutti, perché i controlli sulle strade ci sono, sono presenti e sono assidui. La stazione di polizia locale ha come punto primo la gestione dell'ordine stradale anche nei piccoli paesi, non come in Italia dove le pattuglie latitano. Un metodo usato spesso dalle FF.OO. è quello di parcheggiare le auto della Polizia a bordo strada, perfino vuote, ma posso assicurarVi che questo sistema ha un forte potere deterrente e di prevenzione, che è quello che vogliamo raggiungere anche in Italia. B) I limiti di velocità in Austria sono plausibili. Nelle zone industriali con strade larghe e fondo stradale in ottime condizioni i limiti sono di 80 km/h e non di 50 km/h come in Italia, dove basta la confluenza di una stradina di campagna per far sì che vengano imposti limiti di velocità assurdi per chi lavora e chi si sposta per svago. In Italia abbiamo tangenziali con spartitraffico "jersey" e corsia di emergenza con limiti assurdi di 70 km/h (è il caso di Modena da dove scrivo), messi semplicemente perché l'ente gestore non ha soldi per riasfaltare il manto stradale e non è possibile dare un'omologazione ragionevole come minimo a 90 km/h. Nei piccoli paesi sulle strade statali a grande scorrimento in Austria c'è un limite di 70 km/h, perché non si può bloccare il traffico nazionale per proteggere poche decine di individui. E il limite di velocità sulle strade statali, in assenza di indicazioni di ulteriore limitazione, è di 100 km/h e non di 90 km/h come in Italia. C) I limiti di velocità in Austria sono coerenti. I cartelli di limitazione della velocità sono continui e seguono l'automobilista lungo tutto il tragitto. Così se in un tratto su strada statale vige un limite di 50 km/h a causa di un incrocio pericoloso, poi gradatamente il limite passa prima a 80 km/h e poi torna al limite massimo di 100 km/h. Lungo il tragitto i cartelli sono leggibili e si trovano sia i cartelli del limite entrante (cartello bordato di rosso) che il cartello del limite uscente (cartello bianco barrato di nero). In Italia spesso si trovano cartelli di limitazione della velocità e poi ci si scorda di togliere la limitazione e di tornare ai 90 km/h, per cui un cittadino onesto dovrebbe viaggiare per decine di chilometri a 50 km/h, se ipoteticamente si mettesse a rispettare i limiti pedissequamente. D) In Austria la segnaletica orizzontale è perfetta o quasi. Cosa che non si può certo dire della segnaletica orizzontale presente nel nostro paese. E qui mi fermo, per non tediare oltre. Ma l'aspetto dei cartelli dei limiti di velocità (ove inizia il limite ci sono due cartelli, quello della fine del limite uscente e quello di inizio del limite entrante) e dei limiti assurdi presenti sulle strade italiane dovrebbe divenire un punto centrale della Vostra politica. Così come lo è una seria riprogettazione della segnaletica orizzontale. Mi creda, io sono sicuro che trovereste tutti d'accordo per maggiori controlli se riuscissimo a salvare davvero le vite di persone morte innocentemente e, permettetemi di dire, anche stupidamente. Infine permettetemi di esprimere il mio personale sdegno per quella normativa che permette di non dichiarare chi era alla guida del veicolo che ha compiuto un'infrazione solo pagando 250 euro di sanzione amministrativa. E' uno scandaloso regalo alle organizzazioni dei trasportatori che somiglia molto a un bel gioco a quiz degli anni Cinquanta: "Lascia o raddoppia". Finisce che le Porsche e le Maserati aziendali sfrecciano a 180 all'ora (magari nella nebbia, come accade e non di rado dalle mie parti in autostrada) e se ne infischiano degli autovelox e la povera gente paga sempre per gli altri in termini di sanzioni e di punti patente. Non si può esigere il rispetto delle regole da parte di tutti se si vedono camion e autobus sfrecciare sull'A1 a 140 all'ora. Tanto poi pagano tutti 250 euro e non comunicano chi era alla guida del veicolo. Ogni giorno le strade italiane sono dei campi di battaglia con dei bollettini degni di una campagna in Medio Oriente. Basterebbero due o tre circolari Vostre e dei Vs. collaboratori agli enti preposti (in primis all'ANAS e alle Province per la segnaletica orizzontale e verticale), affinché le cose cambiassero. Mi meraviglio come nessuno in quarant'anni in Italia sia riuscito a fare una politica seria sul versante della segnaletica orizzontale e verticale. Non basta porre dei divieti, né esigere che essi vengano rispettati. Ci vogliono entrambe le cose unite alla costruzione di un rapporto maturo col cittadino che circola sulle strade e non si comporta come un pazzo. Mi piacerebbe poterVi scrivere di nuovo tra tre anni a fine legislatura e di poter commentare i passi compiuti nella direzione giusta. Per cambiare la segnaletica verticale e orizzontale in Italia e adeguarla agli standard dei moderni autoveicoli forse ci vorranno 10 anni, ma se non si inizia adesso rischiamo di perdere ancora altri tram. Ringrazio per l'attenzione Lettera firmata |
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11/01/08, 14:45 | #42 |
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Complimentoni
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11/01/08, 16:20 | #43 |
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Magnifica ... solida coerente e scorrevole... se non ascoltano questa ...
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11/01/08, 17:55 | #44 |
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ah, se bastasse scrivere una mail per far sì che possano migliorare le cose...
non so, almeno tentare non guasta. e poi dovrò martellare al telefono, un po' come ho fatto con mamma Kawasaki per i telai ... vi farò sapere. |
11/01/08, 18:30 | #45 |
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caro algor65 la tua iniziativa è lodevole ma nonostante io sia ottimista di natura non posso fare a meno di immaginare l'impiegato tizio "del ministero" che apre per primo la tua lettera di venerdì......per poi girarla forse a chi di competenza che la archivia in attes...........boh.....la kawa ha sempre tutto l'interesse a non perdere i clienti ..il ministero che ca@@o di interessi possono avere? quanto odio questo sistema!
tornando all'argomento ho appena ricevuto anch'io la notifica di un'imboscata da limite 50 e io che andavo a 76 della polizia municipale di un paese sfigato dove esclusi gli scarsi 10km di statale, è percorso da vie che chiamarle "strade asfaltate" sarebbe una barzelletta!! sostanzialmente non sono contro gli autovelox ma è evidente che ci sono delle situazioni assurde e paradossali che non possono essere accettate...è il solito discorso dei due pesi e due misure.....scandaloso le 250€ per non perdere punti ...ma fa anche ridere che si possa dichiarare ai semimanubri del cbr la nonna con 30 punti sulla patente! sui limiti anche si esagera....mai visto un autovelox funzionante veramente su strade in pieno centro abitato a ridosso di scuole ...mentre in prossimità del bivio di campagna o della fabbrica chiusa di domenica è consuetudine........... infine sui punti......vabbè che ne ridanno due all'anno, ma basta sgarrare un volta l'anno e te li giochi.........rispettare tutto è impossibile e chi fa molti km con questa piega che stanno prendendo per fare gettito nelle casse comunali sempre più vuote, avrà sempre più probabilità di finire in contravenzione e di vedersi ridurre costantemente i punti nel giro di 5, 10 o 15 anni... |
11/01/08, 19:12 | #46 |
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Questa lettera andrebbe fatta circolare in altri siti (MotoClub, appassionati di moto, stampa specializzata, Associazioni dei Consumatori, Associazioni di categoria come preparatori o ricambisti, altri siti come Punto Informatico, eccetera) in modo che raggiunga la massima visibilità, secondo me.
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11/01/08, 19:16 | #47 |
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Ragazzi,
alla fine quando noi capiremo che NOI siamo lo Stato cambieranno tante cose (... non ho volutamente scritto "sarà troppo tardi" perchè sono ottimista!! ) E' solo il senso civico che porta le persone ad essere degli esseri in grado di interagire con gli altri e gli strumenti del mondo moderno (auto, televisione, media, politica etc. etc. etc...). Quando l'automobilista/motociclista/camionista mediamente menefreghista accende il suo mezzo e il cervello manda l'input "frega gli altri perchè io sono più furbo" , lo Stato emana leggi del tipo "chi se ne frega di tutto? Mettiamo leggi, leggine, leggette e multe con annessi e connessi... almeno portiamo a casa dei soldi!". I 250 € per evitare di farsi sgamare i punti (del resto provate a pensare a quali enormi disagi andremmo incontro senza le nostre auto) fanno parte dei di cui delle nostre leggi... l'Europa ha un numero medio di leggi di un ordine di grandezza 100 inferiore a quelle emanate nei 60 anni dei nostri governi. E il bello è che in Europa la legge funziona! Mai provato a superare i limiti in Svizzera: se ti fermano vai a casa a piedi, subito. Mai provato ad andare a 200 km/h in Germania? Se hai un incidente l'assicurazione non paga, perchè reputa in 170 km/h il limite di sicurezza per sè e gli altri. Il bellisssssimo libero arbitrio : ti dico in che limiti agire nel rispetto tuo e degli altri, poi lascio a te come comportarti. L'europeo medio ha maggior coscienza dell'importanza delle leggi, per cui non si inventa tutti i gaboloni che ci inventiamo noi: e più strattagemmi inventiamo per fregare lo Stato (che equivale a fregare noi stessi ) più lo Stato si inventa vincoli, deroghe, restrizioni che non fanno altro che incasinare i pochi che come noi spesso usano la testa! Vado a casa che è tardi... per recuperare i 5 minuti del post sfreccerò a 250 all'ora
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12/01/08, 01:43 | #48 |
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q8 alla grande topix......
Io metterei una bella legge che se ti fai male e eri senxa cinture o senxa casco assistenza medica te la paghi da solo!!!!!e nn a spesa dei contribuenti!!!! |
12/01/08, 09:27 | #49 | |
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Mettiamo pure che è ora che le scorte alle squadre di calcio se le debbano pagare i presidenti delle stesse (finanziati dalle Pay-TV che il calcio lo stanno uccidendo, non salvando...) e non NOI con le nostre imposte? A me non frega nulla - ormai - di calcio, non vedo perché i due carabinieri sotto casa debbano perdere tempo e benzina a fare da battistrada a undici divetti su un pullman... con i NOSTRI soldi! Scusate lo sfogo Off Topic, ma qui nessuno mai paga per i propri errori.. pagano solo gli innocenti, con i propri soldi o con la propria vita! |
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12/01/08, 11:56 | #50 |
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io spero vivamente che prima o poi le acque si muovano!!!!!e che sopratutto la popolazione italiana si svegli
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