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15/05/08, 15:39 | #1 |
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Morire di omeopatia
Torno su un argomento a me caro e lo posto qui, nella sezione riguardante anche la "cultura" giù dalla sella.
Approfitto della notizia della sedicenne diabetica morta in seguito alla sospensione della terapia insulinica. Era seguita da una “naturopata” che attualmente si difende sostenendo di non aver mai consigliato la sospensione dell’insulina, ma solamente un’integrazione con vitamine (integrazione di che cosa? Di un deficit? Dimostrato con quali mezzi ed esami? Sulla base di quali evidenze scientifiche?). L’omeopatia è una pseudoscienza nata nel XVIII secolo dall’osservazione che il chinino, che cura la malaria, provoca sintomi simili alla malaria stessa. Un tale dott. Samuel Hanemann, medico tedesco, fatta questa osservazione del tutto isolata, cominciò a studiare tutti gli effetti collaterali di numerose sostanze farmacologiche in soggetti sani, catalogandoli in modo meticoloso. Da queste osservazioni si è cominciato a trattare svariate patologie con le sostanze che nel soggetto sano provocavano sintomi simili alla malattia che si voleva curare (di qui il nome omeopatia: dal greco omoios=stesso; pathos=sofferenza, il simile, cioè cura il simile). Poiché i sintomi che derivavano dal trattamento e dalla malattia potevano essere davvero debilitanti, egli cominciò ad utilizzare i principi attivi a concentrazioni sempre minori ottenute attraverso diluizioni chiamate potenze. Senza entrare nei dettagli, le più comuni diluizioni utilizzate in omeopatia hanno la caratteristica di non contenere nemmeno una molecola del principio attivo. Di fronte a tale evidenza inconfutabile, gli omeopati hanno fatto ricorso ad un nuovo concetto, che è la memoria dell’acqua. A loro dire, le molecole d’acqua conserverebbero “memoria” delle sostanze con cui sono venute a contatto, attraverso modificazioni molecolari, le quali poi sarebbero responsabili dell’effetto terapeutico. Come si può vedere, mancano totalmente le basi teoriche per una qualsiasi valenza terapeutica dell’omeopatia. Qualsiasi medico o chimico intellettualmente onesto potrebbe confermarvi che i due pilastri dell’omeopatia (la legge del simile e la validità delle diluizioni) non hanno alcun fondamento scientifico e non trovano riscontro nella realtà così come la conosciamo. Nonostante l’evidenza della totale mancanze di fondamenti teorici, l’omeopatia è stata testata attraverso numerosi studi condotti con maggiore o minor rigore scientifico. Se le basi teoriche sono carenti, le evidenze pratiche hanno demolito qualsiasi speranza degli omeopati. Il primo articolo sull’omeopatia (Nature 1988) evidenziava risultati positivi. Alcuni dei firmatari dell'articolo lavoravano per una delle maggiori aziende che producono rimedi omeopatici. Gli stessi esperimenti, condotti da scienziati inviati dalla rivista hanno totalmente smentito i risultati pubblicati. In The Lancet - Vol. 1 - N. 6 Novembre - Dicembre 2005 (una delle due riviste più prestigiose nel panorama della letteratura medica e scientifica) troviamo un editoriale dall’eloquente titolo: la fine dell’omeopatia Per poter vedere il link devi essere Registrato. Una metanalisi comprendente 110 studi che dimostra in modo inequivocabile che l’omeopatia non offre alcun tipo di vantaggio rispetto al placebo (per definizione sostanza priva di effetto farmacologico). Alcuni motivi per non usare l’omeopatia: -I farmaci omeopatici sono privi di effetto farmacologico -I farmaci omeopatici hanno lo stesso effetto del placebo -I farmaci omeopatici non sono farmaci, ma, nella migliore delle ipotesi, acqua agitata - I farmaci omeopatici costano molto - I farmaci omeopatici sono dannosi perché distolgono i pazienti da terapie consolidate - La validità dei farmaci omeopatici non può essere asserita solo perché sono entrati nel prontuario farmaceutico di alcuni Paesi europei. Anche i Legislatori possono essere ignoranti e sbagliare. In ogni caso, in molti di questi Paesi i farmaci omeopatici sono già stati ritirati dal prontuario. - I farmaci omeopatici, in Europa, non possono essere venduti con diluizioni inferiori a 1:1000 perché molti di essi non hanno superato le prove di tossicità previste dalla legge. Quindi, sappiamo che sono inutili ma non sappiamo quanto possono essere eventualmente dannosi. - I farmaci tradizionali hanno effetti collaterali, ma questo è intrinseco a qualsiasi sostanza che abbia un effetto farmacologico. L’assenza di effetti collaterali deve far sospettare che la sostanza non abbia neppure effetto terapeutico. - Una nuova molecola chimica proposta dall’industria farmaceutica passa numerose fasi che ne analizzano gli effetti tossici, le dosi efficaci e gli effetti terapeutici. Il processo dura circa 10 anni e continua anche dopo l’immissione in commercio. I farmaci omeopatici non sono soggetti a tutti questi controlli. L’omeopatia non ha alcuna base scientifica, né teorica né pratica. Diffidate dai medici che ve la consigliano. O sono persone che ignorano le più elementari evidenze scientifiche o sono persone in malafede. Ultima modifica di turco; 15/05/08 a 15:42 |
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15/05/08, 16:09 | #2 |
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Re: Morire di omeopatia
Sono sempre stato scettico su questo argomento e adesso le mie convizioni si sono rafforzate.
Grazie per la spiegazione!!! Ultima modifica di algor65; 15/05/08 a 16:13 |
15/05/08, 16:11 | #3 |
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Re: Morire di omeopatia
il mio è un parere personale, tra l'altro basato su informazioni molto meno precise ed approfondite di quelle che hai postato tu.
l'omeopatia serve a poco. io uso un paio di tubetti di palline omeopatiche a diluizioni ragionevoli, ma in effetti le uso in maniera allopatica, in maniera simile quindi a quello che potrebbe essere una cura erboristica leggera (e ricordiamoci che l'erboristeria ha ben altre basi e possibilità...), ed il fatto che un uso contrario a quello proposto funzioni la dice lunga sulla struttura stessa dell'omeopatia... detto questo, il commento sulla vicenda da cui siamo partiti è di grande tristezza. tristezza perchè il dolore di una famiglia a volte può portare ad allontanarsi dalla luce della ragione, ed il desiderio di essere "normali" può aiutare questo allontanamento... tristezza perchè a volte l'ignoranza si paga cara, soprattutto quando ci sono persone che sono pronte, per di più a caro prezzo, a sfruttare queste tue debolezze... ed infine di tristezza per tutti noi, che forse abbiamo perso davvero il senso di qual'è il nostro "posto", e lo cerchiamo nei posti sbagliati a giudicare dalla mandria di maghi e cialtroni vari che si arricchiscono ovunque... |
15/05/08, 18:07 | #4 |
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Re: Morire di omeopatia
Che vi devo dire? Sarò di parte, ma quoto ogni paragrafo, ogni riga, ogni parola.
P.S. per onestà devo anche aggiungere che l'80% dei farmaci tradizionali sono inutili. Ma soprattutto molto richiesti dai pazienti. In ciò nulla di diverso dall'omeopatia. Business is business.
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15/05/08, 18:56 | #5 |
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Re: Morire di omeopatia
Anche molte malattie tradizionali sono inutili
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15/05/08, 21:10 | #6 |
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Re: Morire di omeopatia
Vi ricordo che gli omeopati (quelli seri, nn i santoni o gli stregoni)sono prima di tutto MEDICI CHIRURGHI laureati in medicina tradizionale. A ciò aggiungo che mi curo da 15 anni con successo e senza intossicazioni collaterali tramite questo tipo di cura, che ha delle profondità e dei risvolti psicologici nn indifferenti, sconosciuti ai +, che si limitano a conoscenze superficiali e spesso sbagliate, consolidate dai mezzi di informazione; per la cronaca la cretina che ha fatto morire quella povera ragazza era tutto tranne che un'omeopata o un medico, checchè ne dicesse la didascalia nel servizio di quella parodia di telegiornale che è studio aperto...
In italia ci sono 9 milioni di persone che si curano con l'omeopatia,sempre per la cronaca... Lamps |
15/05/08, 21:18 | #7 |
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Re: Morire di omeopatia
Da quasi farmacista, mi permetto di intervenire...
E' necessario distinguere le preparazioni erboristiche da quelle omeopatiche... Le prime funzionano e possono essere anche pericolose (prendiamo il caso dell'iperico), mentre le seconde, oltre al costo esorbitante, servono a ben poco. Io non so cosa sia passato in testa alla ragazzina diabetica... Scherzare così con una patologia seria, mortale se non curata... Ho fiducia solo nella medicina tradizionale.
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15/05/08, 21:29 | #8 |
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Re: Morire di omeopatia
ragazzi prima di tutto partiamo dal presupposto che quel medico è un cane
secondariamente colui che ha aperto il topic rispecchia secondo me quello che ci fanno mettere in testa le lobby, ovvero che il business mio è buono e giusto e il business tuo è cacca. non so sinceramente che basi abbia l'omeopatia, ed è ovvio che non mi curerei mai con medicine omeopatiche per cose gravi, però per cose leggere, soprattutto mentali, credo che siano meglio di xanax, rivotril e compagnia bella! anche se fosse solo un effetto placebo (cosa che non è sentendo persone che hanno provato), si tratta di malattie mentali, che i placebo spesso "curano". io stesso ho sbalzi continui d'umore e ho provato per curiosità, non li ho avuti più per un bel pò e mi hanno molto aiutato quelle gocce! e poi sinceramente di far guadagnare psichiatri (sulla psichiatria sono abbastanza documentato e secondo me stanno a "caro amico ti scrivo") per farmi prescrivere due pasticche sintetizzate in laboratorio e far guadagnare la multinazionale bayer o chi per lei... bhe.. fate voi |
15/05/08, 21:35 | #9 |
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Re: Morire di omeopatia
Quoto dimebag...tra l'altro l'omeopata serio sa valutare la situazione e la persona che gli sta davanti, e se capisce che nn è "pronta" per la sua terapia gli prescrive farmaci tradizionali (vi porto esempi dati dall'esperienza personale).
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15/05/08, 22:55 | #10 |
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Re: Morire di omeopatia
calma ragazzi...
chiariamo una cosa però, per non fare confusione: io di dottori laureati in medicina e chirurgia con specializzazione in omeopatia non ne ho mai visti. quindi non diciamo cose che possono portare dei malintesi. ci possono essere medici che hanno fatto dei corsi in agopuntura, ci possono essere medici che hanno fatto corsi di medicina erboristica, ma medici che sono omeopati no. se sei omeopata non sei medico. è come dire un ciclista che va in giro in auto.se sei ciclista vai in giro in bici, se no sei automobilista. detto tutto ciò, sono il primo a dire che può essere che gli omeopati abbiano un tipo di approccio al paziente che è più sano e completo, magari più attento, più riflessivo... ma il punto resta: le cure che gli omeopati prescrivono dopo questo ottimo approccio sono totalmente inutili. ed il fatto che ci sia gente che dica che per anni si è curata con successo con l'omeopatia, non dimostra altro che in fondo il nostro corpo ha bisogno di tante attenzioni ma di poche medicine, perchè per il resto ci pensa da sè... ed è sacrosanto quello che dice diecidecimi, sul fatto che la stragrande maggioranza dei medicinali, soprattutto quelli da automedicazione, non servano. ed è altrettanto vero che tutto il resto è marketing: "quella tosse mi preoccupa! diamogli lo sciroppo!", anche se gli era andato di traverso un sorso d'acqua... per curare il 99% dei disturbi che non richiedono la visita di un medico basta ed avanza l'acido acetilsalicilico, il paracetamolo, e, una volta ogni 5 anni, forse, una pastiglia di antibiotico ad ampio spettro... se hai bisogno di altro, forse è il caso che tu chieda ad un medico, ma di quelli veri, perchè vuol dire che hai qualcosa di serio... mi spiace, io la vedo così... |