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Vecchio 17/09/07, 10:03   #1
krusty
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predefinito Guida lavorazione materiali compositi (vtr)

Apro questo topic visto che già da un po avevo sentito richieste x info sulla lavorazione di materiali compositi....
Io ovviamente lo faccio solo a livello amatoriale tipo hobby...... e cosi chi si vuole divertire con la vetroresina o il carbonio puo dare una letta veloce a cio che segue...

chi invece puo aggiungere altre informazioni o esperienze ..per favore fatelo cosi possiamo raccogliere piu indicazioni possibili su queste tecniche....ovviamente con foto delle vostre creazioni

inizio io con una guida alla realizzazione di uno stampo(trovata sul web)



LA TECNICA DELLA VETRORESINA

LO STAMPAGGIO A FREDDO

Stampi a freddo

Questo procedimento consiste nella creazione di pezzi in plastica rinforzata partendo da un esempare prototipo che chiameremo modello. L'aggettivo "freddo" indica che non il procedimento è portato a termine al di fuori di un forno (strumento caratteristico deegli impianti industriali), quindi a livello amatoriale. Per riprodurre fedelmente un parafango di una moto (un esempio a caso...), dovremo avere quel parafango (=mi sa che dovrete comprarlo...). Dal parafango si crea il suo stampo, cioè il suo "negativo", e si potrà così riprodurre quel pezzo svariate volte (...non infinite!). La prima cosa da fare è quella di studiare la geometria del modello: se esso ha una geometrria convessa non ci sono problemi, lo stampo è tutto esterno al pezzo e si staccherà facilmente. Se il modello è dotato di una geometria concava o caratterizzata da sporgenze e rientranze (purtroppo per gli amici motociclisti questo caso è frequente...) bisognerà adottare degli accorgimenti che ci faranno aggirare l'ostacolo :

*

1. Si tappano i buchi con dello stucco in modo che la resina non ci si vada ad infilare.
*

2. Si crea uno stampo dotato di un controstampo (= due stampi...) al cui interno schiacciare il futuro pezzo.

PROCEDURA

Preparazione

1. Se necessario verniciare il modello con prodotti nitro o acrilici in modo di ottenere una superficie liscia e omogenea e senza imperfezioni.

2. Passare a pennello la cera distaccante sul modello per creare uno strato antiaderente alla resina (poliestere o epossidica) che stenderemo sul modello. Questa cera è a sua volta un "primer" cioè uno strato di fondo per l'alcool polivinilico che è il vero e proprio separatore degli strati.

3. Stendere due mani di alcool polivinilico sopra la cera che funge da aggrappante (l'alcool poi permetterà di separare il modello dallo stampo con il semplice uso di acqua calda (che costituisce per il suddetto alcool agente solvente).

Miscelazione

4. Miscelare la resina o il gel coat catalizzando solo la quantità che ci servirà per formare la pelle dello stampo cioè lo strato che ora è a contatto con il modello (e ne riprende fedelmente tutte le caratteristiche superficiali) e poi sarà a contatto con il pezzo da formare, trasferendogli tutte le "informazioni" superficiali ora acquisite dal modello.Il gel coat può essere applicato sia a pennello, rullo o a spruzzo in base alle caratteristiche del prodotto, applicare 2 mani intervallate lasciare asciugare. Alcuni in luogo del gelcoat realizzano anche questo strato con resina epossidica normale, ma non è la stessa cosa!

5. Asciugate le due mani di Gelcoat si passa alla laminazione vera e propria della struttura di rinforzo dello stampo, cioè l'armatura di sostegno dello stampo (per questa operazione è più ecoomicamente vantaggioso utilizzare come matrice una resina poliestere e come rinforzo un mat di vetro. Lo stampo riesce bene anche se lo realizzate in carbonio ed epoxy... ma non è molto economico!). Catalizziamo la resina poliestere, applichiamola a pennellosul gelcoat e procediamo stendendo pezzi di mat che si impregnino via via per tanti strati quanto riteniamo sufficienti a conferire rigidità allo stampo (dipende molto dalle dimensioni). Lasciar ascugare.

Laminazione dello stampo

6. Una volta che tutto sia ben asciutto e compatto si può procedere al distacco dei due pezzi utilizzando dell'aria compressa o come diceevo prima dell'acqua calda che scioglie l'alcool.

Distacco

7. Occorre ripulire lo stampo sui bordi con delle forbici da elettricista per eliminare le fibre in eccesso e rifinire bene i bordi con delle carte vetrate fini. Fin qui la realizzazione dello stampo "femmina".

stampo1

Lo Stampo del codino del Monster dopo il distacco

8. Ora bisogna ripetere le operazioni 2-3-4 all'interno della superficie dello stampo per creare il pezzo che ci interessa. Sistemiamo lo stampo in modo che non si muova durante l'impregnazione delle fibre. A questo punto non vale più il consiglio di fare economia e invece della resina poliestere useremo gelcoat e resina epossidici con tessuto in fibra di vetro o di carbonio perchè anche l'occhio vuole la sua parte: lo stampo resta ai box, il parafango viene con noi sui colli di monte Bove o sul passo del Muraglione!!!
Il tessuto di carbonio impregnato all'interno dello stampo con resina epossidica.


MORALE : TUTTO SI CREA, CI VUOLE SOLO UN PO DI PAZIENZA, UN PROGETTO E UNA BUONA MANUALITA'.

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Vecchio 17/09/07, 22:15   #2
AlexRow
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grande krusty!! aggiungo una cosa per esperienza personale.. il gelcoat è FONDAMENTALE senza quello rimangono migliaia di microbollicine alquanto fastidiose
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Vecchio 26/09/07, 12:51   #3
krusty
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Pizietto, ti ringrazio della fiducia....solo che un lavoro come le carene in vtr..si è fattibbile....ma quando si tratta di parafango o fianchetto è una cosa....le carene intere sono un altra....li conviene che te le prendi usate..perchè fare cose in vtr a livello di hobby (non sembra) ma puo diventare moolto costoso....non immagini quanti soldi ho "buttato" in tanti lavoretti sperimentali che poi non ho portato a termine...ho fatto esperienza..ma è costata cara...io ti consiglio di andare in pista quando ti pare....andarci tranquillo....perchè in pista non è che si cade x forza......anzi....in strada fai moolti piu danni se cadi...poi quando trovi su ebay carene laterali e codone usati allora li monti x la pista...la vtr diventa pratica e poco costosa quando dallo stampo che fai replichi il pezzo originale o modificato piu volte....ma se lo fai x solo 1 o 2 volte non ne vale la pena a livello commerciale...cmq io adoro bazzicare tra le pagine di ebay..ora mi mettero in cerca di un set di carene per la tua....

PS: prova ad andare da un meccanico kawa...uno di quelli che ripara moto come le nostre...gli parli e gli dici...quando ti capita uno che cambia le carene rigate fammelo sapere che se le butti me le prendo io..e in cambio gli molli 50 euro...conviene anche a lui..oppure passa una volta a settimana nell officina di AB Moto2 via marmorata.....e chiedi se li hanno quello che fa per te..magari ti dicono di no..ma se hai fortuna risparmi un botto di soldi!!ti faccio sapere x cosa trovo su ebay..italiano,tedesco e francese
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Vecchio 28/09/07, 19:34   #4
AlexRow
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predefinito ...fatto lo stampo si passa al pezzo vero e proprio

Eccomi qua per narrarvi la mia esperienza col carbonio
Questa è la procedura che ho seguito per costruirmi un parafango in carbonio :

FASE 1 (realizzazione stampo in negativo) le foto le potete vedere in fondo al post.

per questa fase avete bisogno di:

1) un modello da cui ricavare lo stampo (per esempio un parafango gia fatto; io ho usato il mio vecchio parafango della barracuda)

2) gesso fine (non ho idea di quanto ne abbia usato comunque prendetene un bel po')

3) creta

4) sapone di marsiglia (tranquilli non sono ubriaco abbiate fede )

5) stucco in pasta

6) un pennello

7) un piano di legno grande almeno quanto il parafango

8) un coltello

9) recipienti vari

10) vestiti che potete sporcare tranquillamente

11) potrebbe servirvi anche un adesivo epossidico bicomponente e/o pattex millechiodi(o simili)

12) carta vetrata 180 (2 metri)

13) resina epossidica e relativo induritore (a me hanno consigliato la 721)

14) distaccante per stampi (io ho usato quello in cera)

15) acetone puro

(per creta e gesso vi consiglio di andare in un negozio che venda roba per artisti, il gesso che hanno dal ferramenta spesso è a grana troppo grossa).
siccome generalmente non si può fare lo stampo in un solo pezzo (sennò poi non riusciremmo ad estrarlo) dovete capire in quante volte dovete fare lo stampo ossia quanti pezzi diversi dovete realizzare per riuscire poi a staccarli dal pezzo originale; nel nostro caso il parafango si divide in tre parti: il parafango vero e proprio (la parte che va a coprire la ruota), il basamento (la parte che appoggia sul forcellone e il paracatena. In ogni caso, deciso il numero di parti dello stampo possiamo iniziare a lavorare:

prendete il parafango e appoggiatelo sul piano di legno
cominciate a delimitare la prima zona dove colerete il gesso (consiglio il parafango vero e proprio) utilizzando la creta, dovete realizzare degli argini che permettano al gesso di rimanere dove volete voi mentre è ancora liquido; l'argine deve essere il più liscio e uniforme possibile all'interno nelle zone dove andrà ad unirsi coi restanti pezzi dello stampo.
Ora dovete prendere un contenitore, metterci dell'acqua e scioglierci una buona quantità di sapone di marsiglia fino ad ottenere una schiuma di densità simile alla schiuma da barba.
Spalmate, in strato sottile e uniforme, la suddetta schiuma nell'area che avete appena arginato (anche sugli argini interni di creta).
A questo punto fate il gesso (di solito la proporzione di acqua e gesso è 1:1) e colatelo nella stessa area in modo da ottenere uno spessore di circa 3 cm
Quando il gesso è indurito togliete gli argini di creta e col coltello fate degli intacchi nel gesso (scavate delle piccole semisfere per esempio) dove il pezzo appena realizzato andrà a fare da argine per i pezzi successivi (questo servirà per incastrarli successivamente nel modo giusto).
Adesso fate dei nuovi argini con la creta per il pezzo successivo, ossia il basamento. È scontato che non dovvete costruire argini davanti al gesso che avete appena intaccato.
Realizzati gli argini spalmate il sapone sulla nuova area e colate il gesso.
Ripetete le operazioni precedenti anche per il paracatena.

Adesso avete lo stampo diviso in tre parti! Il passo successivo è unirle (prima di farlo aspettate un paio di giorni che il gesso si sia asciugato bene).

Tirate fuori lo stucco!
Unite il parafango al basamento mettendo stucco nella linea di giunzione, se avete fatto un buon lavoro lo stucco dovrebbe essere più che sufficiente a tenerle unite tranquillamente.
Stuccate le eventuali fessure rimaste.
A questo punto unite anche il paracatena alle due parti già consolidate; per questa operazione è probabile che vi serva del pattex millechiodi per tenere unito il paracatena data la sua minima superficie di giunzione(almeno così è venuto a me, se avete un ampia superficie di giunzione forse riuscirete a fare a meno della colla ma io un pochina ce la metterei lo stesso), mi raccomando mettetelo solo al centro della superficie di giunzione in modo da evitare che trafili sulla superficie interna dello stampo. Se dall'esterno rimangono crepe o “voragini” che non vi fanno dormire la notte riempitele pure con un po' di adesivo epossidico bicomponente!
Stuccate le eventuali fessure rimaste.
Ora che avete lo stampo completo e senza fessure armatevi di carta vetrata e di taaaaaaaaaanta pazienza
lisciate le stuccature e rendete la superficie il più uniforme possibile.
Adesso fate un pochina di resina (la proporzione tra resina e induritore dipende dalla resina che state usando) e con un pennello spalmatela sullo stampo in strato sottile.
io qui invece di usare la resina ho usato una vernice turapori per legno ma ve la sconsiglio perché quando ho staccato il pezzo si è sfogliato tutto il gesso (come vedete dalle foto).
Se volete riutilizzare il pennello una volta finito sciacquatelo con acetone puro.
Ora dopo che la resina è indurita (meglio se aspettate 2 o 3 giorni) spalmate il distaccante con pennello, datene 4 o 5 mani.
Bene lo stampo è finito!!
qui sotto potete vedere un paio di foto della lavorazione:




FASE 2 (realizzazione parafango grazie allo stampo appena costruito) foto in fondo al post.

ATTENZIONE molti dei materiali che userete sono altamente tossici quindi si consiglia l'uso di mascherine, occhiali e guanti di protezione!

Qui avete bisogno di:

1)fibra di carbonio (1 mq basta e avanza)
2)resina epossidica e relativo induritore
3)gelcoat e induritore (io non l'ho usato e mi son rimaste un sacco di bollicine che hanno rotto un bel po', la prossima volta comunque lo userò)
4)forbici
5)pennello/i
6)guanti usa e getta
7)mascherine e occhiali di protezzione
8)dremel (o simile trapanino da modellismo) con disco diamantato e disco con carta vetrata a grana grossa
9)carta vetrata 180 (ma forse potete anche farne a meno) e ad acqua 400 (questa invece vi serve probabilmente)
10)trapano
11)vestiti usa e getta

Cominciamo!

Stendete il carbonio sullo stampo e tagliatelo con delle forbici in modo che vada a disporsi sulla superficie interna dello stampo coprendolo tutto e in modo che avanzi un pochino all'esterno dello stampo. Fatene 3 strati sul basamento (4 nella zona di giunzione del paracatena) e 2 sul parafango vero e proprio (se pensate che questi strati siano insufficienti fatene pure di più ma secondo me già bastano e avanzano)
mettete via per ora il carbonio che avete appena tagliato a misura.
Stendete uno strato uniforme di gelcoat sulla parte interna dello stampo (mi raccomando cercate di farlo il più uniforme possibile perché questa parte sarà a vista).
Quando il gelcoat è indurito ma ancora appiccicoso stendete il primo strato di carbonio, fate un po' di resina e impregnate tutto questo primo strato.
Quando la resina è indurita ma ancora appiccicosa stendete il secondo strato di carbonio e impregnate con nuova resina e così via fino ad arrivare allo spessore desiderato.
Quando avete fatto tutto ciò aspettate un paio di giorni (io dopo 24 ore l'avevo già aperto ma per sicurezza sarebbe meglio aspettare un po' di più).
Ora dovete separare il pezzo dallo stampo. Purtoppo, per me quest'operazione è stata distruttiva... lo stampo è finito in mille frammenti se riuscite ad aprirlo senza romperlo siete molto bravi! (questo è il problema degli stampi in gesso: sono fragili )
se avete resinato lo stampo prima di metterci il distaccante sopra il gesso non si dovrebbe sfogliare ma comunque se lo facesse usate un martellino dall'interno del parafango per far staccare gli eventuali residui di gesso.
Adesso prendete il dremel col disco diamantato e tagliate via il carbonio in eccesso
mettete poi il disco con la carta vetrata grossa e rifinite i bordi del parafango
ora se non ci sono grossi problemi tipo bollicine in superficie vi dovrebbe bastare la carta ad acqua 400: date una cartata a tutta la superficie esterna con la 400.
prendete il trapano e fate i fori per le viti del paracatena e se volete per le fascette.
Date una bella lavata al parafango con acqua ed una normale saponetta.
Ora si passa alla verniciatura col trasparente (se volete lasciare il carbonio a vista ovviamente) se avete un aerografo tanto meglio sennò comprate una bomboletta di vernice trasparente poliuretanica (questa me l'hanno consigliata ma non l'ho comprata perché avevo già altra vernice trasparente da consumare, peccato che probabilmente la poliuretanica era molto meglio... vabbè sarà per la prossima volta )

ecco fatto il vostro pezzo è finito e pronto per il montaggio!! (ovvio che dovete aspettare che la vernice sia ben asciutta

spero di essere stato chiaro ed esauriente! Lamps a tutti!


p.s.
le foto del parafango finito sono qui:
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Vecchio 28/09/07, 20:25   #5
krusty
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AlexRow, come gia risposto in mp grazie veramente che ti 6 preso tutto sto tempo per scrivere il tutorial....
a me èra sfuggita la cosa del gelcoat....di solito quello usato nella lavorazione della VTR è bianco e serve come base per la verniciatura...quello che hai usato te invece fà da strato esterno\a vista per il carbonio.....ma non è la semplice resina epossidica a lenta catalisi giusto?

Tu dove hai comprato tutto il materiale?
Su ebay i tessuti di carbonio e carbon kevlar si trovano a prezzi moolto vantaggiosi...

APPELLO AI ROMANI....sapete di un negozio che vende i prodotti sopra elencati....esempio creta e gesso(non quello da ferramenta)
Io ne conosco uno che sta all inizio di via tronfale....vicino piazzale Clodio....li hanno lana e tessuto di vetro resine e gel coat....ma non hanno gesso ne creta...
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Vecchio 28/09/07, 20:36   #6
AlexRow
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beh io il gelcoat non lo avevo messo infatti purtroppo quando sono andato ad aprire lo stampo il pezzo era piano di bollicine... ho rimediato cartando un po' con una carta grossa e dando dopo all'esterno un'altro strato di resina epossidica, la stessa che ho usato per il pezzo. ora che mi ci fai pensare non so se esiste un gelcoat trasparente perché effettivamente quando sono andato a comprare la resina e il resto gli avevo chiesto se mi davano anche il gelcoat ma mi avevano detto che per ciò che dovevo fare io non ce l'avevano il gelcoat... boh mi informerò meglio.. cmq in ogni caso la cosa delle bolle si dovrebbe poter rimediare spalmando un primo strato di resina epossidica e quando questo diventa duro ma appiccicoso mettere il carbonio e impregnarlo... comunque verificherò con i prossimi pezzi
il materiale comunque l'ho comprato qui a firenze! son riuscito a trovare un negozio di aeromodellismo che ha qualunque cosa abbia a che fare con fibre e resina.. vedessi che spettacolo!! :8)
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Vecchio 19/10/07, 11:11   #7
DanieleR-6n
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chiedo ai + esperti in lavorazioni carene....ho il cupolino S2,che sta da Dio e va beh,ma se mi venisse in mente di colorare la moto,mi piacerebbe (e sta qui la domanda perchè non so con che procedimento si potrebbe fare)far diventare un pezzo unico la parte che contorna il faro e il cupolino che ci si avvita sopra....volevo far sparire il gradino che il cupolino crea......
in sostanza,pensavo di stuccare il tutto e poi riverniciare,in maniera che sembri appunto un pezzo unico.....
Chi sa come è meglio fare me lo dica,grazie!!!
__________________
"Ho imparato che il tempo in moto non passa, trascorre, correre per abbreviarlo non ha senso: perché non godersi qualcosa di così piacevole..." Grande Phos!!
31Maggio,direzione Valbrona,prima multa:-5 punti,156€....meno male che andavo a 68 km/h....
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Vecchio 19/10/07, 13:33   #8
krusty
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ma lo scalino quanto è grande? puoi postare una foto della parte interessata?

Sono d'accordo con lo stucco se poi lo scalino o la parte dove devi creare una sorta di ponticello è troppo grande rischi invece che lo stucco si spacca perchè è adatto solo a stare in superficie e non a creare una base...li puoi riempire col gesso,poi sagomare e usare il gesso come base su cui stendere uno strato di VTR..una volta asciutta la VTR togli il gesso,passi lo stucco,carteggi, e poi passi alla verniciatura....
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Vecchio 06/11/07, 19:42   #9
bonzo76
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Ragazzi vi faccio una domanda, ma se io avessi gia dei pezzi, nel mio caso parafango e monoposto, e li volessi solo foderare in carbonio senza doverli rifare, secondo voi è possibile?
se si, potreste spiegarmi come, vorrei provarci visto che non trovo la vernice arancione per fare questi pezzi.
grazie
__________________
"Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali, inizio a staccare..."
-Kevin Schwantz-
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Vecchio 07/11/07, 09:32   #10
AlexRow
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sì lo puoi fare, basta che scarti i pezzi che hai fino ad arrivare a scoprire la vetroresina (ossia devi eliminare completamente vernice e stucco) poi ci stendi sopra uno strato di carbonio e via di resina!
volevo farla anch'io sta cosa per il parafango all'inizio poi però mi son venuti dei dubbi che mi hanno fatto cambiare idea e cioè:
1- mettendo la resina in questo modo (senza quindi uno stampo esterno) non ti verrà una superficie liscia ma la resina per capillarità aderirà solo alla fibra (chiaramente non può aderire allo stampo che non c'è ), di conseguenza rimarrà in evidenza la struttura tridimensionale della fibra. forse puoi risolvere dando dei successivi strati di resina all'esterno e cartando un pochino però in ogni caso è una cosa lunga e non so bene che viene fuori, comunque teoricamente dovrebbe funzionare..
2- dove ho preso la resina mi hanno sconsigliato di sovrapporre in uno stesso pezzo strati di vetro e carbonio in quanto hanno diversi coefficienti di dilatazione termica e quindi alla lunga con le vibrazioni e tutto il resto si potrebbero avere problemi di delaminazione.

insomma secondo me è meglio se ti fai lo stampo... alle brutte anche in gesso che fai prima ma vuoi mettere la soddisfazione di avere un pezzo completamente autocostruito?
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