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16/11/06, 18:05 | #21 | |
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Quote:
se vai ai due all'ora e fai così ti troverai bene... :P Ma se ti piace spingere... per me rischi di brutto. E cmq. stai parlando di frenare normalmente, non di frenate di emergenza... Se freni di posteriore in emergenza vai in terra sicuro. |
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16/11/06, 18:35 | #22 |
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A tutte le considerazioni fatte, io aggiungo solo che frenare in emergenza e per di più in curva è una situazione che certamente ha un tasso di difficoltà moooolto elevato a cui si deve aggiungere il non piccolo particolare che può cambiare decisamente l'esito di qualsiasi manovra: il tipo di asfalto che ci sta sotto la gomma!!
Sicuramente pinzare forte con l'ateriore soprattutto se si è molto in piega e l'asfalto non è più che perfetto (e a volte non basta) equivale ad una caduta quasi certa (vds l'ultima cadute di Pedrosa e Valentino a velocità certo più elevate del normale, ma anche con gomme che si "attaccano al lavoro del tuo dentista" e su asfalti da pista). Allora oh, hai margine per piegare di più, o al contrario, raddrizzare la curva sperando che il margine della careggiata sia abbastanza ampio da evitarti manovre pericolose, oh provi a giocare prima col freno posteriore per far rallentare la moto chiudendo contemporaneamente la traiettoria (che è l'effetto che si ottiene, come tutti sanno, frenando col posteriore dentro la curva) oh, se l'asfalto ti da fiducia, provi a toccare garbatamente il freno davanti contemporaneamente a quello dietro e allarghi un po' il raggio di curva. In tutti questi casi comunque l'effetto "sorpresa" di trovare un ostacolo o accorgersi di essere ormai "lunghi" il più delle volte ci fa faer manovre affrettate e quindi spesso ci si affida come ha detto qualcuno anche al cul@!!!! Lamps! |
17/11/06, 00:24 | #23 |
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Il tono del topic mi sta davvero piacendo, ma non mi sto fasciando la testa prima del dovuto... So perfettamente che la cosa fondamentale in moto non sia la fisica ma il feeling. Serve anche la fisica, ma il feeling fa la differenza, le sensazioni che si provano nelle staccate, nelle emergenze, non sono completamente trasmissibili... Ma ho aperto il topic ocn lo specifico intento di far parlare di cose che capitano e delle quali potrebbe essere utile parlare, per saper riconoscere le sensazioni ceh potremmo doverci trovare a gestire... tutto qui, nessuna sega mentale superflua.
Ah, comunque grazie a tutti per la collaborazione... il topic [ interessante anche e soprattutto grazie a voi, non tanto per le mie domande complicate alle quali rispondete per benino. |
17/11/06, 10:56 | #24 |
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Bhò ...
Sono ancora troppo principiante per rispondere a questo quesito e mi limito a leggere ... Da quanto ho capito (se ho capito bene) MAI frenare in curva ... Certo ... se freni coll'anteriore la moto si alza aprendo la curva e se freni col posteriore la moto si abbassa chiudendola ... ma MAI frenare in curva ... Secondo me la frenata d'emergenza più efficace è quella con la moto dritta e tenuta dritta da tutti i muscoli delle braccia ... si frena con entrambi i freni e si spera in qualche santo ... c'è scritto anche sul manuale utente ... Per le altre situazioni d'emergenza ... si prega e basta ... Per le frenate ... "normali" bisogna sempre usare l'anteriore insieme al freno motore ... si frena e si scala gradualmente ... |
17/11/06, 11:56 | #25 |
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Io concordo in tutto e pertutocon "botte"....
Usare il freno anterire e il fantastico motore due cilindri. Normalmente la doppietta rende il tutto più fluido, ma nelle emergenze scalare giù le marcie normalmente cojn la moto il più dritta possibile! Attenti al folle!!!!! |
19/04/07, 20:25 | #26 |
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Cosa intendi per doppietta? lo scalare 2 marce alla volta o il colpetto di acceleratore per mantenere il motore su di giri?
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20/04/07, 09:32 | #27 |
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Purtroppo per i "giovincelli", figli dei cambi sincronizzati, la "doppietta" è un'esperienza che difficilmente fanno.
Quando non hai un sicronizzatore, come nelle moto o nelle fiat 500, devi aggiustare i giri motore in manuale, per avere un inserimento corretto, e fluido, della marce. Il secondo fine della doppietta è anche quello di ridurre il freno motore, che nel caso di rapportature particolarmente corte e rapporti di compressione spinti, si comporta come un vero freno. Questo è importantissimo per le moto. Scalare più marce alla volta è reditizio, perchè si risparmia tempo, ma se non si è capaci si richia di inserire un rapporto troppo corto per la velocità ed i giri, piantando letteralmente il posteriore. Ovviamente tutto deve avvenire in funzione delle condizioni della'abbinamento pilota+moto+strada+traffico, e sempre con un margine di sicurezza. |
20/04/07, 09:39 | #28 |
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Allora vi racconto la mia esperienza accaduta 3 gg dopo aver preso la moto
Arrivo abbastanza veloce su una curva a 90 gradi frenata di rito inserimento in curva e via dicendo durante la percorrenza della curva un defi taglia completamente la curva( c'è un fottutissimo concessionario sull'esterno curva) essendo in piega l'anteriore l'ho appena toccato e gli ho dato giù di posteriore ... risultato che appena toccato l'anteriore la moto si è leggermente rialzata posteriore a bandiera verso l'esterno in bloccaggio ... Questo mi a permesso di stringere la curva con il posteriore e nel momento in cui ho mollato il tutto sono passato a 5 cm dal cu@o della macchina ..Lasciata striscia in terra Nera e Marrone..... !!! Ora mi domando è stata solo fortuna oppure era l'unico modo per evitare l'impatto ????? |
20/04/07, 12:25 | #29 |
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A mio modestissimo parere è molto diverso staccare deliberatamente forte per poi impostare qualche curva in piega dal dover invece tirare una frenata al limite da emergenza.
Nel primo caso possiamo sicuramente discutere su come frenare al meglio in quanto, quando stacchiamo deliberatamente forte, lo possiamo fare con tecniche diverse ma siamo comunque preparati al grosso trasferimento di carico sull'avantreno ed all'eventuale blocco di una ruota che possiamo compensare sia con spostamenti del corpo che alleggerendo la forza frenante. Nel secondo caso, invece, a mio giudizio non esistono alternative o discussioni. In una frenata da emergenza non c'è tempo per predisporsi e quindi ci si limita a tirare la leva anteriore il più forte possibile pigiando nel contempo sul pedale del freno posteriore altrettanto forte. Non c'è tempo per pensare in che marcia si è o per impostare il peso del corpo sulla stessa. L'unico consiglio che si può dare è di tenere la moto e il manubrio più dritti possibile, non tirare mai la frizione e frenare il più forte possibile senza preoccuparsi né della marcia inserita, nè dei possibili blocchi delle ruote, né di eventuali cadute e danni all moto eccetera. Purtroppo le frenate da emergenza o panico sono le peggiori. Molto spesso il pilota non riesce neppure a prepararsi in tempo per il forte trasferimento di carico che ne deriva e quindi finisce contro o sopra il serbatoio sbilanciando ulteriormente la moto. Auguro quindi a tutti di non trovarsi mai in una situazione simile. Ciao ciao |
22/04/07, 11:08 | #30 |
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quoto Mouth sul non tirare al frizione.... io vendo auto e nei vari corsi in circuito di presentazione dei nuovi modelli i piloti di guida sicura dicono che nella frenata di emergenza la frizione deve essere schiacciata alla fine solo per non far spegnere l'auto... penso che il principio possa adattarsi alla moto... se poi si è un pò più manici la scalata sicuramente aiuta....io sono un principiante ma cerco sempre di scalare e noto che nel tirare la frizione per la scalata la moto non la sento più ed è soggetta a sbandamenti...forse sono troppo lento nelle scalate...il freno post. come già detto da altri anche a me han detto che lo si usa principalmente per bilanciare la moto e non caricare troppo l'anteriore in modo da renderlo " guidabile " , a me a volte mi si blocca il posteriore ma non capisco se blocco la ruota con il freno post. o x il rapporto troppo basso inserito...
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