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28/07/09, 21:07 | #1 |
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*Ho aperto una nuova discussione per parlare del desmodromico, così non andate OT nel topic Per poter vedere il link devi essere Registrato.
Tutto incominciò da qui.. - murtle* io avevo l'occasione di scegliere tra un 620 e l'er6 (entrambe usate). mi sembra ovvio quale ho scelto (oltre che il monster aveva 3 anni in +, ma veniva a poco meno). beh una cosa che mi ha fatto poco piacere è l'aver notato che a bologna si concentrano solo sullo sviluppo di motori all'avanguardia (i desmo), ma tralasciano particolari come l'aria automatica. un'altra cosa che mi ha colpito è una frase che mi ha detto un mio conoscente (meccanico): le giapponesi si accendono anche in inverno xD in effetti ho sentito di problemi al monster a basse temperature... Ultima modifica di murtle; 29/07/09 a 13:25 |
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28/07/09, 21:35 | #2 |
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Re: Er6 vs monster
una volta erano all'avanguardia, adesso il desmo è semplicemente un simbolo ma non ha + senso di esistere visto che adesso le molle delle valvole non hanno + problemi agli alti regimi di rotazione.
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28/07/09, 23:22 | #3 | |
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Re: Er6 vs monster
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Complimenti all' ingegner Taglioni (se non sbaglio ) che l' ha progettato. Ma è un motore che è uguale da anni, e a mio parere, è la parte più brutta della moto...
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29/07/09, 01:01 | #4 |
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Re: Er6 vs monster
Il problema è comune su tutte le moto. La tecnologia impiegata è a dir poco obsoleta rispetto quella delle auto. Il problema è che i numeri non consentono le medesime economie, quindi le soluzioni x le moto rimangono un po' quel che sono.
Il desmo conserva degi indubbi vantaggi di efficienza rispetto l'archittettura tradizionale, ma il suo impiego rimane ingiustificato nel rapporto costo/risultato. Ducati lo impiega solo per marketing, così come bmw si ostina a produrre ancora il boxer o Guzzi i motori V trasversale. Ormai i grossi salti qualitativi possono essere garantiti solo dalle norme di settore, che imponendosi su tutti i produttori e tutti i prodotti, realizzano le economie di scala ncessarie. Con l'euro 4 il salto in avanti sarà epocale rispetto le differenze euro 2 / 3. Questo parlando di motori. Sulla ciclistica siamo messi meglio. Qui la ricerca è più viva e di soluzioni interessanti ne escono. Nei prossimi 5 anni assisteremo a notevoli progressi sulle sospensioni. Cambieranno sia le unità ammortizzanti, sia le architetture. Per vedere un altrettanto cambiamento nelle architetture dei motori, bisognerà attendere una decina d'anni. Si tornerà a ragionare su cilindrate molto più piccole, con alimentazione flessibile e, probabilmente, sovralimentazione. Tenete presente che il gap ricerca - produzione è di circa 15 anni. Curiosità: Il 24 aprile del 1946 venne depositato da un'azienda italiana il brevetto di una motocicletta con le seguenti caratteristiche distintive: - Telaio in accio con scocca portante - monobraccio posteriore - monobraccio anteriore - motore 2t con sistema d'aspirazione a disco rotante Fantascienza? No... era la Vespa! Lo straordinario progetto dell'ing. D'Ascanio offre ancora oggi spunti che sono oggetto di approfondimento. Se le cose alla Moto Morini dovessero andare bene... occhio a Franco Lambertini. Ha certamente il potenziale per lasciere un bel solco nella storia dei motori motociclistici. Non a caso il primo motore per moto sovralimentato lo si deve attribuire a lui. (anche se non arrivò mai ad essere prodotto) Intanto pochi giorni fa Yamaha a depositato il brevetto della moto turbodiesel... (anche se dalle carte sembra più una bufala o una furbata legale, che qualcosa di concreto)
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Mox |
29/07/09, 08:56 | #5 |
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Re: Er6 vs monster
un motore Ducati ha una resa termodinamica nettamente superiore
e per resa non sto parladno di cv ma di efficacia del motore un 998 a 90 orari fa 25 a litro... la mia 900 va mediamente dai 25 a 20 se ciò sia dovuto al desmo non so comunque per chi vuole capire la differenza di resa tra un sistema a molle ed uno desmo Per poter vedere il link devi essere Registrato se in motogp sono dovuti ricorrere a sistemi a valvole pneumatiche e non hanno raggiunto i regimi di rotazione della Desmosedici forse un motivo c'è oltretutto il sistema a valvole pneumatiche per una moto di serie assorbe tantissima potenza visto che funziona come l'aria condizionata di un'auto.... menter in motogp c'è un serbatoio caricato a pressione che ha la durata di un'ora...
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29/07/09, 10:58 | #6 |
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Re: Er6 vs monster
scusa e come o spieghi l'utilizzo delle valvole pneumatiche nei motori super spinti? non è per caso dovuto all'inefficacia delle molle ad elevati regimi?
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Hai bisogno di qualche ricambio per la tua er? clicca quì Ultima modifica di Danilo; 29/07/09 a 11:01 |
29/07/09, 11:41 | #7 |
Visitatore
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Re: Er6 vs monster
20.000 giri di motogp sono un filino diversi da quelli di serie... senza contare che la metallurgia s'è evoluta parecchio negli ultimi 10 anni
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29/07/09, 12:30 | #8 |
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Re: Er6 vs monster
Non ne uscite più se continuate a mettere in relazione fra loro cose che nulla hanno a che vedere.
La tecnologia applicata alle competizioni non condivide pressochè nulla con quella per dei mezzi da strada. è solo un'invenzione publicitaria la relazione fra le competizioni e le soluzioni per i prodotti di tutti i giorni. In realtà essendo antitetici gli obbiettivi progettuali (prestazione per le corse, affidabilità per la strada), le soluzioni tecniche si allontanano in maniera inconciliabile. Un tempo forse una relazione è esistita, ma con il progresso la forbice non ha potuto che allargarsi fino ad rendere le due realtà totalmente inconcialibili. Tornando al desmo: si i minori consumi delle Ducati si devono in parte anche al minor assorbimento di potennza del sistema di distribuzione. Ma non è questa la ragione che spiega la sua adozione (e la non adozione del resto del mondo). è una scelta inefficiente in termini aggregati. Ovvero messi sulla bilancia vantaggi e svantaggi, si scopre che i costi non coprono i benefici dati dal sistema. Se inserisco però una variabile di marketing, ovvero il segno distintivo e di esclusività che la soluzione può dare al mio prodotto, ecco che i conti tornano in attivo. Per capirci è come la Porche Carrera con motore posteriore a sbalzo. Tecnicamente è una fregnaccia colossale e chiunque ne ha avuta una prima dell'avvento dei moderni sistemi elettronici di controllo dinamico della guida, ricorderà che razza di impegno ci volesse per farla stare in strada.... In quello che però è oggettivamente un difetto dovuto ad una scelta tecnica opinabile, c'è tutto il carattere e l'esclusività del prodotto. Toglile il difetto è diventerebbe una squaliddissima auto sportiva come molte altre... Insomma... pensate sempre che il prossimo non è un cretino e se vedete le cose fatte in un certo modo (che in prima battuta non vi convince) è speso perchè state trascurando delle variabili. In conclusione: a Ducati conviene certamente usare il desmo, ma è altrettanto certo che non converebbe impiegarlo a nessun altro..
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Mox |
29/07/09, 14:00 | #9 |
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Re: Sistemi di distribuzione: desmodromico & co.
per quanto poi riguarda messa in moto a freddo...affidabilità ecc...mio padre è alla terza ducati ( indiana 350, monster 900, 749s) e non sono mai dovuto andare a rimorchiarlo tranne una volta che ha trovato un albero sulla sua strada...ma lì non è stata inaffidabilità della ducati ma pirlaggine del pilota...
c'è pure gente con la kawa o la honda o la bmw che resta a piedi..tutti i tipi di motore possono avere dei difetti
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29/07/09, 14:07 | #10 |
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Re: Sistemi di distribuzione: desmodromico & co.
Beh Danilo.. ti dirò una cosa...io una ducati l'ho avuta.... anni fà.. una 996... beh... proprio non ci siamo... inaffidabilità totale...L'ho tenuta solo per 6 mesi, e l'ho venduta per disperazione, (ed a quei tempi, non andavo a maltrattarla in pista) puntuale come la morte... un problema veniva sempre fuori...
Magari tuo padre è stato fortunato, io però non lo sono stato(e da quello che sento in giro... siamo pure in tanti)e i miei soldini... quelli di borgo panigale, di sicuro non li rivedranno piu... |